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Gruppo terapeutico e Naltrexone: un possibile modello operativo per elaborare la tossicodipendenza.

Analisi di una pratica terapeutica integrata effettuata nel Ser.T. di Senigallia (Ottobre '95 - Giugno '97).

*Daniela Barazzoni , **Angelo Bossoletti, *** Marella Tarini .

*Psicologa Ser.T. Az.USL n°4 Senigallia

** Sociologo volontario Ser.T. Az. USL n°4 Senigallia

*** Psichiatra, Responsabile Ser.T. Az. USL n°4 Senigallia

 

Introduzione

Ipotesi di ricerca

Materiale e Metodi

Risultati

Conclusioni e Bibliografia

 

 

Conclusioni

I dati emergenti da questo studio che riteniamo utile sottolineare e riepilogare sono: 1) nel secondo gruppo si sono verificati i migliori risultati riguardo all' Efficacia e alla Ritenzione, 2) nel secondo gruppo si è visto che il numero dei soggetti occupati è in assoluto il più elevato, quindi si potrebbe dedurre che la presenza di un impegno o di un' occupazione di qualsiasi natura costituisce un fattore positivo e contribuisce, tra le altre concause, a determinare il buon esito del programma., 3) la classe di età più rappresentata, rispetto alle altre, è quella compresa tra i 24 e i 29 anni sempre all' interno del secondo gruppo. Anche l' età sembra avere un certo peso e si potrebbe commentare che un' età maggiore o in senso anagrafico o di frequentazione del Servizio ( dato non scorporato) ha una sua influenza, ciò è in negativo confermato dai dati relativi al terzo gruppo,dove una significativa presenza di "giovani" ( o di soggetti più recentemente entrati in carico al Servizio) non favorisce complessivamente un buon esito. Numerose potrebbero essere le variabili che hanno contribuito a determinare questi risultati, ma riteniamo che quelle da noi selezionate e sopra enunciate abbiano un peso importante per un positivo andamento del programma terapeutico. Inoltre il fatto che la durata del secondo gruppo terapeutico sia stata la più ampia, sta ulteriormente a testimoniare l' importanza del fattore tempo nella positiva evoluzione della dipendenza da eroina.In questo senso possono aver svolto un ruolo una complessità di fattori non facilmente identificabili, noi siamo comunque portati a ritenere che la dimensione temporale abbia una sua centralità.

Questo nostro contributo può rappresentare il punto di partenza per avviare ulteriori studi o indagini volti approfondire tanti altri aspetti; siamo certamente convinti di non potere proporre ( nè questa era nostra intenzione) il Programma Integrato come strumento operativo ottimale o metodo salvifico, siamo convinti che molti aspetti devono essere ancora definiti e studiati, ma crediamo di aver dato l' avvio ad un ambito di ricerca e di aver intrapreso una strada che valga la pena di percorrere.

Bibliografia:

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J.Bleger " Psicoigiene e Psicologia Istituzionale" Libreria Editrice Lauretana 1989

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G. Lapassade "In Campo. Contributo alla Sociologia Qualitativa" Pensa Multimedia 1995

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