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"Outsideof a dog, a book is a man's best friend.
Insideof a dog, it's too dark to read."
GROUCHOMARX
 

Leterapie cognitivo-comportamentali  
Secondaparte 
 


  • AA.VV.,Manualedi psicoterapia cognitiva.
  • AA.VV.,Cervelliche parlano: il dibattito su mente e intelligenza artificiale.
  • Fowleret alii, Terapia cognitivo-comportamentale delle psicosi.
  • Semerari,I processi cognitivi nella relazione terapeutica.
  • Carcioneet alii, La funzione metacognitiva in psicoterapia

  •  

    Propongo inquesto numero di apertura del 1998 le recensioni di testi sulla terapiacognitiva, tema già affrontato nel numero scorso:questa continuità è stata possibile grazie al contributodi vari colleghi specialisti della materia, a testimonianza del grandeinteresse che riscuote attualmente l'argomento, soprattutto in campo clinico. 
    Oltre alleconsuete schede bibliografiche ho aggiunto anche  il resoconto, acura di Silvio Lenzi,dei seminari dedicati a  L'approccio cognitivonella psicoterapia del paziente grave,che si sono svolti nell' autunno ë97 a Bologna, organizzati dalla sezioneregionale della SITCC - Società Italiana di Terapia Comportamentalee Cognitiva - e da "Sinesis",  associazione per la ricerca in scienzee terapie cognitive: si tratta di un contributo  particolarmente interessantepoiché mostra come sia possibile passare dallíapproccio teoricoa quello pratico, nell'ambito del modello cognitivista.  
    Come sottolineaNicola Marsigli nella scheda dedicata a Semerari - contenente anche ilresoconto de  La relazione terapeutica come strumento di cambiamento nella terapia cognitiva del paziente grave- da diversi anni a questa parte l'approccio cognitivista sta focalizzandol'attenzione sui pazienti cosiddetti ëgravií, cercando nuove strategieterapeutiche che possano rivelarsi efficaci.  
    Il modelloterapeutico rivolto ai pazienti meno gravi, incentrato sull'analisi deicontenuti mentali e sulla loro organizzazione cognitiva, si è rivelatopoco efficace a causa dei deficit delle funzioni mentali che i pazientigravi presentano. Si è quindi cominciato a dare maggiore risaltoalla relazione terapeutica e al lavoro sulle funzioni mentali soprattuttoquelle metacognitive. Proprio questi aspetti sono stati trattati nel dettagliosia da Liotti che da Semerari nel corso di questi seminari. 
     



    Unparticolare ringraziamento ai colleghi Silvio Lenzi, Nicola Marsigli,GianLuigi Mansi e Antonio Augusto Rizzoli per la collaborazionealle schede bibliografiche.  

    Percollaborare alla rubrica, inviate una mail al mio indirizzo: bob1664@iperbole.bologna.it 

     
      


    InformazioniEditoriali: http://www.ie-online.it/ 

    Case Editricion-line: http://alice.it 


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