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mercoledì 21 aprile 2004

RESPINTA LA BURANI PROCACCINI

Interviene Guidi al dibattito odieno in Commissione XII (...non sono accettabili processi regressivi...) e si accentua la spaccatura all'interno della maggioranza sulla proposta di legge Burani Procaccini..
Conti (AN) afferma che " ..il testo in esame non è condivisibile... esso presenta i connotati di una controriforma...".
Battaglia (DS) esprime apprezzamento per le affermazioni di Guidi e critica il ministro Sirchia che "..deve rapportarsi con la Commissione per appurare in che termini sia possibile continuare l'esame del provvedimento....".
Valpiana (RC) "...vi è una certa consuetudine a riscontrare all'interno del dell'esecutivo posizioni discordanti..."
Al termine RESPINTA la richiesta di adozione del testo unificato della on BURANI PROCACCNI e auspicato l'intervento del Ministro Sirchia ad un prossimo incontro della commissione.

Di seguito il resoconto ufficiale della riunione della XII Commissione di oggi.

Prevenzione e cura malattie mentali.
C. 152 Cè, C. 174 Burani Procaccini, C. 844 Cento, C. 2998 Moroni, C. 4420 Lucchese, C. 4701 Lucchese, Petizione n. 23 del 2001.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 aprile 2004.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta del 20 aprile 2004 il relatore ha proposto di adottare come testo base per il seguito dell'esame il testo da lei elaborato a conclusione dei lavori del Comitato ristretto. Ricorda altresì che alcuni membri della Commissione, in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, hanno chiesto di acquisire l'orientamento dell'esecutivo, atteso che il sottosegretario Guidi non ha potuto essere presente alla seduta di ieri per ragioni connesse al proprio incarico istituzionale.

Giulio CONTI (AN) fa presente di avere chiesto ieri la presenza del ministro della salute al fine di conoscere quale sia la posizione ufficiale, e non ufficiosa, dell'esecutivo prima che si proceda all'adozione del testo base in materia di prevenzione e cura delle malattie mentali, anche in considerazione del fatto che sulla materia esistono nelle forze politiche posizioni trasversali. Rileva peraltro che la posizione del sottosegretario Guidi è ben nota.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che il sottosegretario Guidi non interviene a titolo personale, ma rappresenta l'intero Governo e lo stesso ministro Sirchia.

Augusto BATTAGLIA (DS-U) fa presente che, per quanto riguarda il suo gruppo, è importante che quella espressa sia la posizione del Governo.

Piergiorgio MASSIDDA (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che il sottosegretario Guidi non merita certi rilievi e che egli non può che parlare a nome del Governo, come peraltro faceva lo stesso deputato Giulio Conti quando a sua volta ha esercitato l'incarico di sottosegretario.

Tiziana VALPIANA (RC) osserva che è generale la consapevolezza che il sottosegretario Guidi, il quale è titolare di una specifica delega per la materia ed inoltre ha una particolare competenza professionale, rappresenta il Governo. Ricordato che la posizione del sottosegretario Guidi, espressa anche a Cernobbio, è nota, esprime peraltro la preoccupazione che l'orientamento del Governo e del ministro Sirchia siano effettivamente coincidenti, precisando di aver sollecitato la presenza del ministro della salute in quanto vi è una certa consuetudine a riscontrare all'interno del dell'esecutivo posizioni discordanti. Stante il fatto che se il sottosegretario Guidi afferma che la posizione che esprimerà è quella del Governo, essendo tale posizione, come già rilevato nota, la sua parte politica non può che esserne soddisfatta, attesa la contrarietà al testo in esame, auspica che in altre sedi non emergano orientamenti diversi.

Il sottosegretario Antonio GUIDI osserva preliminarmente di essere intervenuto alla seduta odierna animato da intenti collaborativi sulla base della consapevolezza che quello della psichiatria è un tema che tocca tutti da vicino. Ricorda peraltro che il Governo ha compiuto in materia atti significativi, quali l'istituzione dell'Osservatorio sulla salute mentale, nonché affermazioni pubbliche come quelle rese a Cernobbio. Richiamato inoltre l'incontro nel corso del quale il ministro della salute ha posto con insistenza la questione centrale dei servizi di prossimità, fa presente di nutrire il più ampio rispetto per la Commissione e per la sua libertà decisionale, osservando come al testo predisposto dal relatore sia comunque già ascrivibile il merito di avere vivacizzato in misura considerevole il dibattito sui temi della psichiatria.
Rilevato peraltro come non si possa impedire al Governo in carica di elaborare contenuti legislativi, fa presente che l'esecutivo ha annunciato, in accordo con la Conferenza Stato-regioni, parallelamente ai percorsi normativi seguiti dalla Commissione, la predisposizione di linea guida sulla psichiatria che potranno essere di tenore diverso, alternativo o complementare, che saranno oggetto di discussione.
Osservato che sulla materia si sono registrate contrapposizioni più o meno fondate, ritiene di non potere che prendere atto di affermazioni secondo le quali la sua persona non rappresenterebbe il Governo. Rilevato quindi che in ordine alla legge n. 180 del 1978, che lo stesso Basaglia riteneva modificabile, non sono accettabili processi regressivi, esprime il rincrescimento che l'attuale minoranza non abbia ripreso il tema di un'indagine conoscitiva sulle strutture psichiatriche invece di demonizzare intenti inesistenti, sottolineando l'esigenza di fare il punto della situazione istituzionale esistente in Italia e sulla modalità con le quali viene gestito il problema della cronicità, stante il fatto che sussistono problemi enormi.
Ribadito quindi che, alla luce delle competenze attualmente conferite alle regioni, la via maestra da seguire è quella della predisposizione di linee guida e di indirizzo, si dichiara pronto a chiedere al relatore di snellire il testo di cui si propone l'adozione, che peraltro presenta profili molto avanzati e qualificati che dovrebbero diventare patrimonio comune, e di discuterne taluni aspetti. Torna tuttavia a ripetere di dover prendere atto delle affermazioni secondo le quali non rappresenterebbe l'esecutivo e pertanto di non sentirsi di esprimere il parere definitivo del Governo che, come richiesto, sarà illustrato dal ministro, al quale chiederà di ribadire quanto già prospettato. Precisa peraltro che l'insistenza sull'opportunità che la posizione del Governo sia espressa dal ministro non deve essere imputata ad una propria personale mancanza di coraggio né di chiarezza, ma all'intento di evitare strumentalizzazioni. Ribadisce peraltro, conclusivamente, l'impossibilità di ritorni indietro, quanto piuttosto la necessità di riconsiderare la legge n. 180.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente al sottosegretario Guidi che la Commissione non ha inteso mettere in discussione la sua autorevolezza e di non poter accettare che lo stesso sottosegretario, del quale la Commissione apprezza profondamente il lavoro e che anche per la sua storia personale rappresenta un punto di riferimento, possa sentirsi delegittimato nello svolgimento del proprio ruolo.

Il sottosegretario Antonio GUIDI osserva che non è stata messa in discussione la sua legittimazione ma che piuttosto si è adombrato che le posizioni da lui sostenute fossero diverse da quelle del ministro della salute. Pertanto, per quanto lo riguarda, ritiene opportuno che il ministro venga quanto prima in Commissione a ribadire la posizione già espressa.

Maria BURANI PROCACCINI (FI), relatore, rilevato di avvertire il dovere morale, oltre che politico, di affermare che quando un ministro conferisce una delega ad un sottosegretario, quest'ultimo la rappresenta pienamente, sottolinea che il testo da lei predisposto deve intendersi come una sorta di bozza, in quanto modificabile secondo gli orientamenti della maggioranza della Commissione nella quale auspica si registri la più ampia convergenza. Ciò in considerazione della valenza sociale che riveste il provvedimento.

Augusto BATTAGLIA (DS-U) osserva preliminarmente di aver ascoltato con attenzione il sottosegretario Guidi, esprimendo apprezzamento per i contenuti del suo intervento nonché per la franchezza con cui ha affrontato i problemi esistenti. Rileva tuttavia che non si può eludere la questione politica dell'esistenza o meno di un rapporto di fiducia tra la maggioranza ed il Governo che ne è espressione, che non riguarda solo la figura del sottosegretario ma anche la persona del ministro della salute. Considerato che la Commissione deve affrontare l'esame di un testo di particolare delicatezza, ritiene che non si possa procedere in assenza della massima chiarezza, precisando che è in questa prospettiva che è stato sollecitato l'intervento in Commissione del ministro Sirchia.
Espresso il convincimento anche della sua parte politica che la legge n. 180 del 1978 sia perfettibile ma non da stravolgere, ritiene che alla luce dell'esperienza maturata sia necessario rilanciare un impegno comune nel settore della psichiatria, in accordo con le regioni, attesa l'impossibilità di operare in contrasto con queste ultime, orientamento rispetto al quale, peraltro, la prevista istituzione con il testo in esame di un'Agenzia nazionale non appare coerente.
Ricorda quindi che anche nella situazione attuale sussistono aree di esclusione sociale assimilabili a situazioni manicomiali, sottolineando che la proposta di legge avente ad oggetto l'istituzione di una Commissione d'inchiesta che, in una logica di continuità con l'operato della scorsa legislatura, valutasse appunto le richiamate situazioni di esclusione sociale non ha trovato le condizione di procedibilità. Ritiene inoltre che quanto emerso dal dibattito richieda la presenza del ministro Sirchia, osservando che mentre da parte del sottosegretario vi è stata disponibilità al dialogo con la Commissione, appare intollerabile che il ministro della salute non si confronti, sul tema della salute mentale così come su altri, quali quelli dell'Agenzia per i farmaci e i medici specializzandi, con la Commissione e con il Parlamento. Osserva pertanto che non si possono ignorare i problemi esistenti e che il ministro Sirchia deve rapportarsi con la Commissione per appurare in che termini sia possibile continuare l'esame del provvedimento.

Giulio CONTI (AN) precisa che la sollecitazione in ordine alla presenza in Commissione del ministro Sirchia non avesse l'intento di negare la funzione del sottosegretario Guidi, ma fosse dovuta alle ragioni richiamate anche dal deputato Battaglia. Ritiene pertanto che il ministro della salute debba pronunciarsi, non certo per sminuire il ruolo del sottosegretario Guidi, ma rafforzandone semmai la delega.
Nel reputare il testo in esame non condivisibile, rileva che esso presenta i connotati di una controriforma che deve essere sostenuta o meno, osservando che vi sono aspetti da chiarire quali, in particolare, i termini del trattamento sanitario obbligatorio, al fine di predisporre un testo sul quale si possa registrare un ampio consenso.
Osserva quindi che ove la richiesta di ulteriori audizioni dei rappresentanti delle regioni e delle associazioni di categoria interessate fosse stata accolta, quelle audizioni avrebbero potuto essere espletate anche in un'unica seduta e contribuire ad accelerare il percorso del provvedimento, sul quale invece adesso gravano ulteriori polemiche.
Ribadito che vi sono aspetti del testo elaborato dal relatore da chiarire, quali il rapporto tra depressione e malattia mentale, osserva come in ordine a quel testo sussistano posizioni diverse e come lo stesso investa una materia sulla quale non trovano applicazione logiche di schieramento.

Il sottosegretario Antonio GUIDI esprime l'auspicio che tra maggioranza e Governo non insorgano equivoci ma che a prevalere sia l'intento di approfondire le tematiche in esame. Rileva quindi che non vi è mai stata una contrarietà a dar corso ad un'indagine conoscitiva e che le obiezioni mosse all'istituzione di una Commissione d'inchiesta erano connesse alla complessità della procedura a tal fine necessaria.

Giuseppe PALUMBO, presidente, atteso l'imminente inizio delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La rubrica realizzata in collaborazione con
Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA

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Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia ed è responsabile del Centro Residenziale Terapeutico e del Centro Diurno degli Spedali Civili di Brescia.
Cura per conto dell'Associazione Laura Saiani Consolati il sito www.psichiatriabrescia.it. e le News Territorio di Pol.it

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