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Vol.3 Issue 3 MARZO 1997

Modalità del trattamento per l'alcol-dipendenza

Come e' evidente il primo passo di un trattamento che abbia lo scopo della cura della dipendenza alcolica e' il raggiungimento dello stato di astinenza senza sintomi. Il trattamento della sindrome astinenziale e delle sue complicanze non rientra nei limiti di questo lavoro ma può essere detto, per inciso, che questo primo progetto terapeutico presenta usualmente un grado minore di problematiche (Zimberg S., 1982).
Il focus del trattamento dell'alcolismo e' invece proprio incentrato sul mantenimento a lungo termine dell'astinenza o, come abbiamo precedentemente discusso, il raggiungimento, in alcuni casi, di un potus controllato.
Anche se la maggior parte dei pazienti possono essere trattati ambulatoriamente esistono alcune evidenza sperimentali che sottolineano, specialmente nei casi gravi, la necessità di un primo breve periodo di ricovero ospedaliero: per superare le prime fasi astinenziali e per impostare e calibrare la terapia farmacologica anticraving (Walsh D.C. et al., 1991).
E' comunque necessaria una attenta valutazione diagnostica iniziale per comprendere le modalità di trattamento di cui necessita ciascun singolo paziente; la verifica quindi del tipo di alcolismo presente, della compliance farmacologica, della rete sociale e familiare del paziente (alla quale eventualmente chiedere una collaborazione), delle motivazioni al trattamento, della comorbilità psichiatrica (Janiri et al., 1996).
Pur essendo questo lavoro incentrato sul trattamento farmacologico e' utile ricordare che esso non e' lo strumento esclusivo per ottenere uno stato prolungato di astinenza. Tra le numerose strategie terapeutiche ricordiamo quelle più impiegate nel trattamento dell'alcol-dipendenza: la psicoterapia cognitiva e quelle comportamentali, quelle psicodinamicamente orientate, individuali, di coppia o di gruppo, le terapie familiari, i gruppi di autoaiuto come gli alcolisti anonimi. Sarebbe complesso articolare la discussione sulla scelta del trattamento psicoterapeutico ed andrebbe comunque al di là delle intenzioni di questo lavoro e' tuttavia bene precisare che la vasta letteratura sull'argomento e' concorde nell'affermare almeno un punto: la combinazione dei trattamenti, farmacologico e psicoterapico, garantiscono migliori risultati a medio e lungo termine (American Psychiatric Association, 1995).



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