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PREMESSA

In questa seconda parte affronteremo in maniera sistematica la descrizione degli strumenti di valutazione specifici per ciascuna delle principali aree psicopatologiche (i disturbi dell’umore, l’ansia, i disturbi della condotta alimentare, eccetera), di particolari popolazioni (gli anziani) o di specifici settori (la diagnosi psichiatrica, l’adattamento sociale, eccetera). Per ogni capitolo cercheremo di delineare le peculiarità della valutazione, di evidenziarne problemi e limiti, di caratterizzare gli strumenti proposti dai diversi Autori, in modo da fornire una panoramica il più possibile esauriente dello "stato dell’arte" in quel settore. Discuteremo degli strumenti di valutazione più importanti illustrandoli nelle loro peculiarità, evidenziando analogie e differenze con altri strumenti, cercando di sottolineare, quando è il caso, i rapporti fra le diverse RS anche in una prospettiva storica. Al termine di ogni capitolo presenteremo le scale di maggior rilievo (in qualche caso anche solo storico), ognuna accompagnata da una scheda tecnica in cui sono riportate le informazioni più importanti ed i riferimenti bibliografici essenziali. Alcuni strumenti di valutazione (in particolare le interviste diagnostiche strutturate, ma non solo quelle) hanno dimensioni notevoli di per sé e per i manuali e/o i glossari che li accompagnano (e che sono parte integrante dello strumento) ed era perciò improponibile la loro presentazione integrale per comprensibili ragioni di spazio. Quando necessario, ne presenteremo, a titolo di esempio, piccoli frammenti per fornire un'idea della loro struttura, del loro contenuto e delle loro caratteristiche. Non abbiamo potuto presentare, invece, alcuni strumenti di valutazione, anche importanti, perché protetti da copyright e/o commercializzati. Non abbiamo considerato determinante, nella scelta degli strumenti, il fatto che questi avessero o meno una solida validazione. Certamente sono importanti i lavori di validazione, ma la loro mancanza non è di per sé indicativa di minori potenzialità dello strumento; parimenti, uno strumento oggetto di numerosi studi di validazione o più utilizzato non è necessariamente migliore di un altro meno utilizzato e meno validato. L’importante, a nostro avviso, è che l’utente disponga di tutte le informazioni necessarie per poter scegliere ragionatamente gli strumenti che sono i più adatti alle finalità che egli si propone.

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