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LA RETE COME STRUMENTO DI LAVORO

di Fabio Canegalli

 

L'utilizzo in ambito psichiatrico del calcolatore aveva, già in passato, fornito discreti vantaggi grazie alla sua potenza elaborativa ed alla sua capacità di memorizzare e gestire grosse quantità di dati; ciò si era rivelato assai utile nell'alleggerire il lavoro quotidiano da aspetti ripetitivi e poco gratificanti.
Ma ora, quello a cui ci troviamo di fronte, è un'ulteriore evoluzione, che ha permesso a tali elaboratori di comunicare tra loro, di scambiare dati, di mettere in contatto persone dislocate sull'intero pianeta; la telematica consente oggi di creare aggregazione e reti di comunicazione dinamiche in tempo reale. Nel nostro settore ciò significa fornire un tessuto connettivo alla rete dei servizi in psichiatria. Le informazioni di tutti i tipi (dati anamnestici, diari clinici, diagnosi, terapie, dati epidemiologici, dati amministrativi, dati gestionali, aggiornamenti scientifici, documenti informativi, procedure, etc.) circoleranno in tempo reale tra tutte le strutture e gli operatori interessati, con enorme risparmio di tempo, denaro e spostamenti fisici inutili, consentendo, inoltre, di operare in équipe multidisciplinari e a livelli diversificati sul singolo paziente pur mantenendo un progetto comune.
Resta scontato che il traguardo sarà raggiunto solo a patto di modificare alcuni modelli rigidi e superati, anche se ancora attuali in psichiatria, in cui, all'isolamento dei servizi ed alla mancanza di scambio di informazioni tra loro, fanno eco interventi estemporanei non inseriti in un percorso terapeutico e riabilitativo calato nel reale e costruito sul singolo paziente.

Ecco come l'evoluzione della tecnologia ha influito in pochi anni sulle nostre potenzialità fornendoci vantaggi ancora non del tutto apprezzabili fino in fondo e modificando radicalmente le modalità di gestione dell'informazione (fig. 1).

Le possibili applicazioni nel nostro lavoro quotidiano sono virtualmente illimitate; il problema sta nel come utilizzare al meglio questo strumento che come tutti gli altri mezzi di comunicazione non reca in sé nulla di buono o di cattivo. Tutto dipende da come lo si utilizza e dai contenuti che veicola (fig. 2 e fig. 3).

Un possibile utilizzo vantaggioso nel nostro lavoro è la creazione di intranet aziendali che consentirebbero quella integrazione necessaria tra servizi oltre alla condivisione di informazioni utili a tutti ed al risparmio di tempo.
Non si tratterebbe, quindi, di integrare solo approcci diversi (biologici, farmacologici, psicoterapici, dinamiciÖ), ma anche di far collaborare realtà diversificate, distribuite sul territorio; esse avrebbero in tal modo la possibilità di partecipare, ognuna con le proprie competenze, ad un progetto comune condiviso e costruito intorno al paziente (fig. 4).

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