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La contenzione fisica e la competenza dell’operatore sanitario

al contenimento emozionale

29 Maggio

NOVOTEL, Genova

ECM: IP (7) — A.S.V. (6)

Costo: Euro 15,00

 

OBIETTIVI Il corso è rivolto a personale sanitario che opera professionalmente in setting per acuti (pronto soccorso, degenze post-operatorie, rianimazioni) e per anziani (ortopedie e medicine).

L’aggressione subita dall’operatore rappresenta una tipologia di infortunio professionale denunciata all’INAIL che frequentemente espone al rischio biologico.

Poiché la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro impone al datore di lavoro e ai dirigenti di formare adeguatamente il personale in relazione al rischio a cui il lavoratore è esposto, è necessario formare il personale infermieristico alla conoscenza di strumenti per un’efficace contenimento emotivo del paziente nel rispetto della normativa di riferimento.

PARTECIPANTI: il corso è riservato a Infermiere — Assistente Sanitaria in numero massimo di 30 persone

VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO: somministrazione di un questionario a risposte multiple

 

PROGRAMMA:

F. Ventura

La limitazione della libertà personale dell’individuo per motivi terapeutici. Normativa di riferimento. Responsabilità professionale.

Nella relazione viene affrontata la complessa tematica della contenzione del paziente psichiatrico. Dopo aver illustrato la normativa di riferimento, vengono Dopo aver illustrato la normativa di riferimento, vengono affrontati i profili di responsabilità professionale dello Psichiatra, distinguendo in particolare l’ipotesi della contenzione attuata in modo ingiustificato da quella attuata lecitamente, nonché della responsabilità per mancata contenzione.

G.Del Puente

Il provvedimento della contenzione dal punto di vista antropologico. L’esperienza emotiva soggettiva dei pazienti, dei familiari e degli operatori.

 

Il provvedimento della contenzione nel corso del tempo ha risentito di variazioni legate a fattori economici, sociali politici, culturali. Sono state più norme ideologiche e sociali che elementi strettamente terapeutici quelli che hanno segnato la differenza tra il concetto dell’uso e e quello dell’abuso di questa manovra.

Carenze di spazi e di personale, contrapposizioni politiche, l’atteggiamento della società nei confronti della malattia mentale, il fluttuare della dimensione riabilitativa, il prevalere della tendenza reclusoria sono alcune delle variabili che hanno condizionato (e condizionano) la frequenza ed il significato della contenzione.

Pinel, Kraepelin, Bleuler grandi innovatori nell’ambito della psichiatria sono stai condizionati dal tipo di società in cui si sono trovati a vivere e ad operare: i loro stessi concetti prognostici sono stati molto influenzati da fattori economici e sociali.

Conolly nella metà dell’800 propose per la prima volta in maniera esplicita e motivata il ripudio del metodo della contenzione, sviluppando una coincidenza delle indicazioni della scienza con i dettami dell’etica.

La ricaduta emotiva della contenzione sui pazienti che la subiscono vede la prevalenza delle conseguenze dell’aspetto psicologico e simbolico rispetto agli effetti della contenzione fisica vera e propria.

Specularmente a quelli dei pazienti si prendono iin considerazione anche i vissuti degli infermieri: le sensazoni di disagio maggiore intervengono quando gli infermieri non si sentono partecipi della decisione della contenzione (in collaborazione con lo psichiatra) e quindi avvertono il proprio ruolo mortificato in quello del secondino.

M. Marcenaro

Contenzione fisica come problema di mal practice. L’esperienza della Clinica Psichiatrica 2.

La contenzione fisica nella realtà sanitaria rappresenta ancora oggi un evento possibile e non infrequente in diversi contesti del dipartimento di salute mentale, ma anche nei reparti ospedalieri e nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani. Si tratta di una pratica che propone un immagine contradditoria dell’intervento sanitario tra il pretesto terapeutico e la cultura del diritto, tra l’ideale del principio di beneficialità e il controllo del comportamento e dell’autonomia. I mutamenti avvenuti nei modi di sentire e di affrontare il disturbo mentale e l’alterazione grave del comportamento, non hanno determinato, nonostante tutto, il superamento di questa contraddizione e la riduzione significativa, relativamente alle attuali premesse, di questo fenomeno di particolare rilevanza sociale e giuridica.Inoltre la contenzione fisica si pone come problema di mal practice sia in generale in campo medico per le conseguenze che da essa ne possono derivare quando non si rispettino determinate procedure nella valutazione diagnostica e nell’esecuzione pratica, sia , soprattutto quando essa esprime, nel campo specifico dell’operatività psichiatrica, una ridotta e carente capacità di affrontare e gestire le impasse emotive e relazionali che si determinano con il paziente e che spesso altrimenti conducono alla messa in atto di risposte comportamentali di controllo delle manifestazioni disturbanti e/o aggressive, senza la necessaria riflessione sui moventi emozionali degli operatori e sulle possibili alternative sul piano della relazione con il paziente e su quello della scelta dell’intervento terapeutico.

L’intervento di contenzione può rischiare di rappresentare un automatismo operativo che non tiene conto sufficientemente delle sue implicazioni sul piano della responsabilità dell’operatore sanitario nei confronti dell’ottemperanza della costituzione, delle norme del codice penale e del codice etico e deontologico in tema della violazione della libertà individuale e del consenso alle cure, della tutela della salute. Inoltre la formazione dell’operatore sanitario deve contenere conoscenze adeguate sugli alberi decisionali e i criteri di inclusione o esclusione della pratica della contenzione fisica, e sulle linee guida che regolano le procedure al fine di un controllo sufficientemente adeguato di questa pratica. I modelli operativi integrati nel campo della salute mentale si avvalgono di una prassi operativa che fonda il processo della scelta dell’intervento terapeutico sulla comprensione e la gestione della relazione operatore-paziente e sulla collaborazione dei membri dello staff curante orientata al monitoraggio degli stati mentali ed emotivi emergenti nella relazione terapeutica stessa, ciò comporta una risorsa insostituibile per affrontare le dimensioni critiche in cui si sviluppano forti tensioni emotive tra paziente e operatori e per trovare una terza via all’intervento senza il ricorso alla contenzione fisica.

L’esperienza operativa della Clinica Psichiatrica 2°, in attività fino al 31/12/2004 presso l’AOU San Martino di Genova, viene utilizzata per fornire una prospettiva di osservazione dell’intervento di contenzione fisica che consenta di valutare, attraverso la revisione degli episodi di contenzione, qualità e limiti dei modelli operativi e organizzativi dell’assistenza, i fattori di rischio favorenti e/o precipitanti la prescrizione della contenzione.

 

C. Burgio

Procedure, protocolli

Nella relazione si illustra come da una linea guida può essere estrapolato un protocollo comportamentale e costruite delle procedure che siano guida all’operatore sanitario nell’ agire quotidiano. In particolare gli strumenti operativi costruiti ed utilizzati dal personale della Clinica Psichiatrica.

 

M. Daccà

Linee Guida internazionali "Collège des Médecin du Quèbec — Recommendations on the use of restraints and isolation" (Clinical Practice Guidelines — August 1999).

Linee guida aziendali: analisi, valutazione e confronto.

 

Nella relazione vengono presentate e confrontate alcune linee guida di diverse nazionalità. Americane, inglesi, Canadesi

Successivamente viene proposta la Linea Guida adottata dalla Clinica Psichiatrica della quale vengono analizzati, confrontati e valutati i vari punti di aderenza

 

 

 

 

 

 

 

La gestione dei conflitti

6 Giugno e 8 Giugno

Per ogni edizione sono previsti 30 partecipanti per le professioni di:

Infermiere — Assistente Sanitaria

NOVOTEL, Genova

ECM: IP (8) — ASV (7) — VI (8)

Costo: Euro 25,00

 

 

Responsabile scientifico

Cavana Enrico

 

Obiettivi:

Acquisire conoscenze, strumenti e capacità nella gestione del conflitto attraverso l’adozione di specifiche strategie comunicative e relazionali

Definire rischi e conseguenze dei conflitti interpersonali nell’insorgenza della sindrome del Burn-out;

Contenuti:

Il processo di comunicazione: elementi caratteristiche, dinamiche

Porcu M.Assunta

Comunicazione verbale e non verbale

Daccà Marina

 

pausa caffè

L’ascolto empatico

Gaudio Fabio

Discussione

Pausa Pranzo

Pianificare e introdurre il cambiamento individuale

Gaudio F. — Porcu M. Assunta

Gestione del conflitto: il contributo della musicoterapia e mediazione corporea

Gaudio F. — Porcu M. Assunta

Valutazione dell’apprendimento finale da parte dei partecipanti

 

 

 

 

 

 

La relazione d’aiuto: capire e gestire le emozioni

30-31 MAGGIO

NOVOTEL, Genova

ECM: IP (17) — ASV (17) — VI (17)

Costo: Euro 50,00

Premessa:

La relazione con l’utente è di estrema importanza per qualificare la tipologia del rapporto che si instaura tra cliente ed operatore. Una relazione soddisfacente contribuisce in maniera rilevante alla qualità del lavoro degli operatori alla loro gratificazione e al benessere del cliente.

 

obiettivi: Scopo delle giornate è fornire ai partecipanti elementi per:

Conoscere ed individuare gli atteggiamenti e le situazioni che possono creare conflitto con il cliente.

Acquisire una maggiore percezione di sé e dell’altro.

Acquisire una maggiore consapevolezza delle dinamiche presenti nella relazione.

Migliorare le proprie abilità di gestione della relazione con l’utente, con i parenti e con i colleghi.

Creare le condizioni per l’instaurarsi di un clima di sicurezza e fiducia.

Destinatari:

infermiere — infermiere pediatrico — assistente sanitario in numero massimo di 30 unità

Valutazione dell’apprendimento: somministrazione di un questionario a risposte multiple

 

contenuti

 

prima giornata:

mattina

La relazione d’aiuto, caratteristiche e contenuti (docenti Gaudio Fabio)

pausa

Le emozioni nella relazione con il paziente (docenti Porcu Maria Assunta)

Role-play e lavori di gruppo sull’empatia (docenti Porcu Maria Assunta e Gaudio Fabio)

pomeriggio

Il processo di comunicazione: elementi caratteristiche, dinamiche (docente Porcu Maria Assunta)

La comunicazione non verbale (docente Fabio Gaudio)

pausa

Il colloquio con il paziente:l’arte di porre domande (docente Fabio Gaudio)

Role-play e lavori di gruppo sulla comunicazione (docenti Gaudio Fabio, Porcu Maria Assunta)

seconda giornata:

mattina

Tecniche di Ascolto Rogersiano (docente Gaudio Fabio)

pausa

Le posizione esistenziali nella relazione con il paziente (docente Porcu Maria Assunta)

Role play e lavoro di gruppo sull’ascolto attivo (docenti Gaudio Fabio, Porcu Maria Assunta)

pomeriggio

Le Transazioni: quali parti attiviamo nelle relazioni (docente Fabio Gaudio)

Role play e lavoro di gruppo sulle transazioni (docenti Gaudio Fabio, Porcu Maria Assunta)

Le emozioni parassite che alterano la relazione d’aiuto (docenti Gaudio Fabio, Porcu Maria Assunta)

Somministrazione questionario di apprendimento

 

 

 

LA MUSICA DEL CORPO:

contributo della musico e danza-terapia nella conoscenza di sè

30 MAGGIO

NOVOTEL, Genova

ECM: IP (7) — ASV (8) — VI (9)

Costo: Euro 15,00

 

Premessa

Il corso si propone di fornire ai partecipanti una conoscenza " di sé stessi" attraverso il movimento come percorso di crescita. Ciò può comportare il rischio di incontrare limiti, bisogni, ma anche e soprattutto potenzialità inespresse. Gli obiettivi pertanto sono: il recupero di quei movimenti di cui il corpo necessita per relazionarsi agli altri e la consapevolezza di quell’energia spesa per trattenerli. Non si possono migliorare i rapporti comunicativi se non si libera il movimento creativo che ci consente di incontrarci apertamente con gli altri e con noi stessi.

OBIETTIVI:

Fornire ai partecipanti elementi teorici di musicoterapia e danzaterapia

Far sperimentare ai partecipanti le emozioni che scaturiscono da un ascolto attivo

Far sperimentare ai partecipanti le emozioni che scaturiscono dal movimento del proprio corpo

Far sperimentare e condividere le emozioni e ricadute posturali a livello corporeo

 

DESTINATARI:

infermiere — assistente sanitaria — infermiera pediatrica in numero massimo di n° 25 partecipanti

 

PROGRAMMA:

Il corpo e il movimento: qualità, ritmo e simbolismo del movimento corporeo

Porcu M. Assunta — Locando Vanessa

Lo spazio del corpo: consapevolezza della postura e tensioni muscolo-scheletriche

Porcu M.A — Gagliano C.

Danza e comunicazione: strategie/strumenti, linguaggio corporeo per favorire la relazione d’aiuto

Porcu M. Assunta — Locando Vanessa

Rilassare il corpo: Esercitazione pratica guidata

Porcu M. Assunta — Locando Vanessa

Pausa pranzo

Silenzio! Il corpo sta parlando: importanza del linguaggio verbale e non verbale

Porcu M. Assunta — Locando Vanessa

La musica del corpo: esercitazione pratica guidata all’ascolto della musica ed esercizi correlati per il rilassamento delle tensioni muscolo-scheletriche

Porcu M. Assunta — Gagliano C.

 

Somministrazione del questionario di apprendimento

Porcu M. Assunta — Locando Vanessa

 

 

METODOLOGIA:

Utilizzo di didattica frontale

Utilizzo della musica

Utilizzo del movimento e della danza

Utilizzo di cinematografia

Utilizzo di giochi psicopedagogici supportati dal suono e dal movimento

 

 

 

 

 

 

 

 

Disturbi muscolo-scheletrici: contributo nella prevenzione

della musico-danzaterapia

19-20 Maggio

P.za Colombo 2/1

ECM: Attesa crediti IP — VI - ASV

Costo: 35,00

 

 

Premessa

Il corso si propone di fornire ai partecipanti una conoscenza " di sé stessi" attraverso il movimento come percorso di crescita. Ciò può comportare il rischio di incontrare limiti, bisogni, ma anche e soprattutto potenzialità inespresse. Gli obiettivi pertanto sono: il recupero di quei movimenti di cui il corpo necessita per relazionarsi agli altri e la consapevolezza di quell’energia spesa per trattenerli. Non si possono migliorare i rapporti comunicativi se non si libera il movimento creativo che ci consente di incontrarci apertamente con gli altri e con noi stessi.

OBIETTIVI:

    • Fornire ai partecipanti elementi teorici di musicoterapia e danzaterapia
    • Favorire nei partecipanti la consapevolezza del rapporto emozioni/tensioni a livello corporeo
    • Far sperimentare ai partecipanti le emozioni che scaturiscono dal movimento del proprio corpo
    • Far sperimentare strategie e metodi per ridurre il rischio di insorgenza dei disturbi muscolo-scheletrici

 

DESTINATARI:

infermiere — assistente sanitaria — infermiera pediatrica

Valutazione dell’apprendimento: somministrazione di un questionario a risposte multiple

PROGRAMMA:

1° Giornata

Biomeccanica del corpo per prevenire le tensioni muscolo-scheletriche

Porcu M.A — Gagliano C.

Esercitazione pratica guidata con riferimento ai momenti del corpo e alla postura

Lavezzari Chiara — Gagliano C. — Anzalone D.

2° Giornata

Qualità, ritmo e simbolismo del movimento corporeo

Porcu M. Assunta — Locandro Vanessa — Lavezzari Chiara

Esercitazione pratica guidata

Porcu M. Assunta — Gaudio F.

Importanza del linguaggio verbale e non verbale

Porcu M. Assunta — Lavezzari C. — Anzalone D.

Pausa pranzo

Normativa di riferimento nella prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici e impiego dei presidi

Porcu M. Assunta — Gagliano C.

Esercitazione pratica guidata all’ascolto della musica ed esercizi correlati per il rilassamento delle tensioni muscolo-scheletriche

Porcu M. Assunta — Gagliano C.

 

METODOLOGIA:

    • Utilizzo di didattica frontale
    • Utilizzo della musica
    • Utilizzo del movimento e della danza
    • Utilizzo di cinematografia

Utilizzo di giochi psicopedagogici supportati dal suono e dal movimento

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