logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina


spazio bianco
SCHNYDER U., VALACH L.: Suicide attempters in psychiatric emergency room population. General Hospital Psychiatry, 1997; 19 (2): 130-7.

Tentativi di suicidio tra la popolazione che afferisce al Pronto Soccorso psichiatrico.

I problemi legati al tentativo di suicidio sono numerosi e molto diversi nel modo di essere affrontati nelle diverse realtá organizzative. Importante in un Pronto Soccorso é la valutazione del reale rischio suicidario per le successive decisioni terapeutiche.

Obiettivi: lo scopo del presente studio é quello di descrivere le caratteristiche dellemergenza psichiatrica nei casi di tentato suicidio, rispetto ad altre cause di accettazione in Pronto Soccorso.
Metodi: per un anno tutte le visite in Pronto Soccorso (n=1438) sono state documentate in un questionario dettagliato comprendente dati socio-demografici, clinici, informazioni sulla visita e decisioni terapeutiche. La diagnosi di accettazione in 163 casi era quella di condotte autolesive potenzialmente letali.Al fine di eliminare la possibile influenza della diagnosi, tutti i pazienti con diagnosi di disturbo delladattamento sono stati esaminati in un secondo tempo (N=366). In tale sottogruppo le condotte autolesive sono state il motivo dellaccettazione in Pronto Soccorso in 78 casi.
Risultati: rispetto ad altri casi di emergenza psichiatrica, i soggetti che hanno tentato il suicidio risultano meglio integrati sia nella vita lavorativa che in quella privata. I casi di condotte autolesive risultano piú spesso riferiti da altri e frequentemente sono presenti alla visita parenti o amici. Tuttavia, i soggetti che hanno tentato il suicidio vengono ricoverati con una maggiore frequenza. Risultati sostanzialmente sovrapponibili sono stati ottenuti anche analizzando il gruppo di soggetti con diagnosi di disturbo delladattamento. Comunque, allinterno del sottogruppo di soggetti maggiormente a rischio suicidario non si sono riscontrate differenze nelle decisioni terapeutiche.
Conclusioni: i clinici non dovrebbero automaticamente disporre per il ricovero nei casi di tentato suicidio, specialmente nei pazienti a basso rischio e quando lintento suicidario e la letalitá dellatto sono esigue. I medici dovrebbero essere maggiormente formati a intervenire in caso di gesti autolesivi prima di essere assegnati al Pronto Soccorso.

Commenti e richieste possono essere inviati al Unità Urgenze Psichiatriche (E-mail: inverni@imiucca.csi.unimi.it)

spazio bianco

RED CRAB DESIGN

spazio bianco

Priory lodge LTD