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MEDIA FREEDOM

Richard Barbrook (Londra)

Traduzione dall'originale inglese di Anna Fata su gentile concessione dell'Autore.

I MEDIA ALTERNATIVI

A causa delle origini della Nuova Sinistra nella ribellione culturale, molti giovani rivoluzionari erano convinti che la diffusione dello stile di vita hippie fosse una parte cruciale della lotta rivoluzionaria. Secondo il loro punto di vista, l'etica del lavoro, il patriottismo, la discriminazione sessuale, il razzismo ed altri atteggiamenti conservatori erano delle difese culturali costruite dalla classe dirigente contro la diffusione delle idee rivoluzionarie tra i lavoratori. Come Blanqui e Lenin, la maggior parte degli intellettuali della Nuova Sinistra ritenevano che la maggioranza della popolazione fosse stata indottrinata ideologicamente in false idee dai media capitalisti. Nei loro scritti, questi pensatori esponevano inflessibilmente le distorsioni politiche dei quotidiani a larga diffusione e dei media elettronici. Ispirati dalla Rivoluzione Culturale Cinese, alcuni radicali invocavano anche la creazione di nuovi tipi di media totalitari, che avrebbero educato l'intera popolazione alle idee politicamente corrette.

In contrasto, i Situazionisti rifiutavano l'analisi leninista dei media. Secondo il loro punto di vista, la diffusione delle ideologie borghesi erano solo un effetto del potere dei media. Invece, la loro analisi enfatizzava la passività imposta sui lavoratori dal dominio dei media. Secondo i Situazionisti, la radiodiffusione e la teletrasmissione dovevano essere esaminati come le forme primarie della ‘società dello spettacolo‘. In modo decisivo, l'organizzazione fordista dei media elettronici impediva qualsiasi comunicazione a due vie tra i diversi membri del pubblico. Con le loro strutture centralizzate, ci poteva essere solo un flusso di comunicazioni ad una via nella radiodiffusione e nella teletrasmissione. Con il pubblico ridotto alla passività, le stazioni della radio e della televisione potevano utilizzare i loro palinsesti dei programmi per rafforzare i ritmi quotidiani della società Fordista. Mentre i programmi radiofonici del mattino incoraggiavano la gente a recarsi al lavoro, i programmi televisivi serali fornivano un rilassamento istantaneo, dopo una giornata faticosa in ufficio o in fabbrica. Allo stesso tempo, i media elettronici creavano anche i mercati per i beni di consumo prodotti dalle fabbriche Fordiste per mezzo della pubblicità e dai programmi che mettevano in evidenza i ricchi stili di vita. Analogamente, i media elettronici mantenevano l'illusione della scelta offerta dalla democrazia rappresentativa, tramite il tempo di trasmissione offerto ai partiti in competizione. Ipnotizzando i suoi ascoltatori passivi, i media elettronici hanno esteso le discipline della fabbrica nel tempo dell'ozio dei lavoratori.

In seguito alla Rivoluzione del maggio '68, l'analisi dei Situazionisti venne ampiamente accettata tra le sezioni più radicali della Nuova Sinistra. Per esempio, Guattari pensava che i mezzi di comunicazione di massa avessero preso il posto della religione e della forza fisica, come metodo più importante di imporre la disciplina sociale nelle società capitaliste. Utilizzando i suoi studi psicoanalitici, Guattari sosteneva che i media elettronici promuovessero forme specifiche di ‘desiderio‘ tra i loro spettatori. Bombardata dalla pubblicità e dagli intrattenimenti insulsi, alla maggioranza della popolazione veniva lavato il cervello per diventare dei fedeli lavoratori e degli acquirenti soddisfatti. In modo decisivo, i filosofi radicali ritenevano che l‘efficacia di questa nuova forma di controllo sociale dipendesse dall'esclusione della maggioranza della popolazione da ogni partecipazione nei media. Secondo Guattari ed i suoi seguaci, la Nuova Sinistra doveva contrastare l'influenza ideologica dei quotidiani e dei media elettronici, inventando una nuova forma di libertà dei media. Rifiutando le soluzioni Giacobine del passato, essi richiesero l'applicazione dei principi della democrazia diretta nei media.

A metà degli anni '60, la Nuova Sinistra americana aprì la strada al modello di auto-gestione della libertà dei media. Utilizzando le tecniche economiche di stampa off-set, i giovani radicali allestirono de quotidiani clandestini per seguire gli eventi censurati dai media tradizionali, come le proteste contro la guerra del Vietnam, i nuovi movimenti sociali, la musica rock e la cultura hippie. Al contrario dei predecessori Leninisti, questi giornali alternativi non difendevano le politiche di un singolo partito rivoluzionario. Invece, essi tentavano di fornire una ‘contro-informazione‘ sulle attività di tutte le sezioni della Nuova Sinistra. Sebbene alcuni fossero portati avanti da imprenditori hippie, la maggior parte dei quotidiani alternativi erano organizzati come cooperative. In questi quotidiani auto-gestiti, i giornalisti non solo nominavano gli editori, ma anche ruotavano mansioni importanti tra di loro. In modo decisivo, questi giornali radicali alternativi consentivano ai loro lettori di contribuire con i loro articoli, poemi, fotografie e disegni. Incoraggiando la partecipazione nella produzione e nella gestione dei loro quotidiani, la Nuova Sinistra americana sperava di liberare il popolo dalla passività imposta su di loro dai media tradizionali.

Ispirati dal successo della stampa alternativa, altri radicali della Nuova Sinistra incominciarono a sperimentare la televisione di comunità. Nei primi anni '70, la prima videocamera portatile divenne disponibile ed il prezzo della VCRs cadde sensibilmente. Secondo la comunità dei video attivisti, le abilità della produzione televisiva potevano essere facilmente apprese dai dilettanti. Per di più, quasi tutti potevano esprimere le loro opinioni in un'intervista televisiva. Pertanto, questi video radicali sostennero che i nuovi movimenti sociali dovessero fare i loro programmi sulle loro lotte. Soprattutto, essi volevano anche costruire un sistema televisivo interattivo, che avrebbe consentito le comunicazioni a due vie tra i telespettatori. Secondo il loro punto di vista, quando ciascuno sarebbe stato connesso alla rete televisiva via cavo, gli individui ed i gruppi sarebbero stati in grado di parlare per loro stessi, senza bisogno di essere rappresentati dai politici o di programmi confezionati da parte dei professionisti dei media. Sfortunatamente, per gli attivisti della comunità video, la costruzione di un'agora elettronica nella teletrasmissione era tecnicamente impossibile nei primi anni '70. Con reti via cavo disponibili solo in poche città, la comunità della teletrasmissione venne ristretta ad un numero limitato di canali sperimentali negli USA e nell'Europa occidentale.

In contrasto, le stazioni radio della comunità furono portate avanti con successo nel mondo industrializzato. Alla fine degli anni '40, le prime stazioni radio di comunità sono state fondate dai pacifisti negli USA. Dopo il sorgere della Nuova Sinistra, queste stazioni radio vennero rapidamente radicalizzate dai loro giovani membri. Con gli anni '60, le stazioni radio di comunità giocarono un ruolo importante nelle proteste contro la guerra del Vietnam e nel sorgere di nuovi movimenti sociali. Come i giornali alternativi, queste stazioni radicali non solo fornivano ‘contro-informazione‘ sui gruppi politici dissidenti, ma erano anche portate avanti come organizzazioni auto-gestite. Nel 1975, questa forma di media della Nuova Sinistra si diffuse all'Europa occidentale. Dopo un celebre caso giudiziario, la confisca di un trasmettitore di una stazione radio radicale pirata venne dichiarata incostituzionale in Italia. Come conseguenza, migliaia di stazioni radio e televisive senza licenza sorsero in tutte le parti del paese. Sebbene la maggior parte fosse commerciale, una minoranza di queste stazioni radio erano portate avanti da gruppi rivoluzionari. Utilizzando trasmittenti di basso costo, studi fatti in casa e lavoro volontario, le stazioni radio di comunità erano molto più facili da condurre, rispetto ai quotidiani alternativi. In modo decisivo, queste stazioni radio della Nuova Sinistra non solo eleggevano i loro amministratori, ma tentavano anche di infrangere la separazione tra i professionisti dei media ed il loro pubblico. Da trasmissioni il cui pubblico interviene per telefono a programmi fatti da volontari le stazioni radio italiane di comunità incoraggiavano la partecipazione degli ascoltatori alle loro trasmissioni. Soprattutto, queste stazioni consentivano anche ai loro ascoltatori di descrivere le loro esperienze nelle lotte sociali o le loro opinioni su questioni politiche, senza l'interferenza dei partiti o dei giornalisti. Secondo molti attivisti della Nuova Sinistra, queste stazioni radio di comunità hanno indebolito con successo il dominio della ‘società dello spettacolo‘ sui media elettronici.

Seguendo il successo della radiodiffusione di comunità in Italia, delle stazioni simili vennero allestite nei paesi europei occidentali. In modo decisivo, molti radicali della Nuova Sinistra ritenevano che la realizzazione del modello di auto-gestione della libertà dei media nella radiodiffusione stava aprendo la strada per una rivoluzione sociale. Soprattutto, la nuova forma di libertà dei media era la difficoltà tecnologica dei problemi pratici di creazione di una democrazia diretta su scala nazionale. Dal momento che ciascun cittadino non poteva frequentare personalmente un'agora in un grande paese, i rivoluzionari borghesi hanno sostituito la monarchia assoluta con una forma rappresentativa di democrazia. Tuttavia, sebbene tutti i cittadini ottennero il voto, l'elezione dei politici professionisti per condurre lo stato esacerbò la separazione del potere politico dalla società civile. Secondo la Nuova Sinistra, questa alienazione potrebbe essere ora superata dalla realizzazione del modello dell'auto-gestione della libertà dei media. All'interno della ‘società dello spettacolo‘, le stazioni radio e televisive centralizzate trasmettevano solo flussi di comunicazioni ad una via dai partiti politici e dai professionisti dei media ad ascoltatori e spettatori isolati. Ma, dopo una rivoluzione sociale, i radicali della Nuova Sinistra ritenevano che i media elettronici potessero essere utilizzati per stabilire delle comunicazioni a due vie tra gli incontri localizzati di lavoratori. Con la formazione di questi legami orizzontali, la democrazia diretta poteva essere estesa elettronicamente oltre i confini fisici di un incontro generale. Così, con l'instaurarsi di comunicazioni a due vie nella radiodiffusione e nella teletrasmissione, ognuno sarebbe stato in grado di prendere parte al processo decisionale sociale partecipando ad un'agora elettronica.

Secondo alcuni pensatori della Nuova Sinistra, la creazione di un'agora elettronica sarebbe possibile solo una volta che tutti fossero collegati ad una rete televisiva via cavo. In contrasto, Guattari ed altri radicali sostenevano che la radiodiffusione di comunità poteva essere utilizzata per costruire l'agora elettronica. Come altri pensatori della Nuova Sinistra, essi ritenevano che i nuovi movimenti sociali avessero già istituito la democrazia diretta all'interno delle loro organizzazioni. Come passo successivo, essi chiedevano che le femministe, gli ecologiste, le lesbiche ed i gay e le comunità etniche ed altre campagne autonome avrebbero dovuto allestire le loro stazioni radio di comunità. Allora, ciascun nuovo movimento sociale poteva tenere le sue discussioni interne sulle sue stazioni radio. Allo stesso tempo, un dibattito comune poteva essere portato avanti tra le diverse comunità, attraverso la rete diffusa delle stazioni radio alternative. Secondo Guattari ed i suoi seguaci, queste discussioni specifiche e generali sulle stazioni radio di comunità sarebbero state combinate in un incontro permanente sulle onde radio, che avrebbe coinvolto ogni nuovo movimento sociale e la società civile nella sua totalità. Così, la realizzazione del modello di auto-gestione della libertà dei media nella radiodiffusione avrebbe fornito il trucco tecnico per superare i limiti fisici della democrazia diretta. Senza aspettare la costruzione di una rete televisiva via cavo, l'agora elettronica potrebbe essere costruita immediatamente sulle onde radio.

Nel modello di auto-gestione della libertà dei media, i membri della società civile esercitavano i loro diritti politici individuali di libertà nelle comunicazioni, attraverso il diritto economico collettivo di possesso esercitato dalle cooperative. Contrariamente alle versioni precedenti, questa nuova forma di libertà dei media non limitava la partecipazione alla produzione ad una minoranza di giornalisti-tipografi uomini o a politici professionisti ed ai giornalisti. Tuttavia, le speranze rivoluzionarie incarnate nella forma di auto-gestione della libertà dei media non erano soddisfatte nella pratica. Con la fine degli anni '70, i media della Nuova Sinistra hanno incominciato ad andare in declino. Durante un periodo di ritorno ad una condizione precedente, ci fu una disillusione diffusa sulla politica tra tutti i settori della popolazione. Affidandosi al lavoro ed ai finanziamenti volontari, la maggior parte delle pubblicazioni radicali fecero bancarotta. Allo stesso tempo, quei giornali alternativi con un molti lettori furono trasformati lentamente in imprese commerciali convenzionali. All'interno della teletrasmissione di comunità, la maggior parte delle stazioni sperimentali non hanno mai ottenuto sufficiente sostegno per evolvere in canali permanenti. Persino nella radio di comunità, le stazioni radicali hanno incontrato grandi difficoltà nel reclutamento di nuovi attivisti e un aumento delle entrate. Verso la fin degli anni '80, molti dei media alternativi entrarono negli stadi finali della caduta, con il declino dell'audience, poco denaro e liti interne. Tra i sopravvissuti, i media radicali erano di solito portati avanti da una piccola minoranza di attivisti della Nuova Sinistra. Con il loro alto livello di coinvolgimento politico, erano spesso separati culturalmente dalla loro audience designata. Sotto il modello dell'auto-gestione della libertà dei media, si supponeva che tutti gli individui partecipassero nelle comunicazioni a due vie. Ironicamente, in un'era di apatia politica, la maggior parte dei media della Nuova Sinistra fornivano solo un flusso di propaganda ad una via da un piccolo gruppo di attivisti rivoluzionari. Senza la partecipazione di tutti i membri della società civile, era impossibile costruire l'agora elettronica. Come le speranze utopiche della Nuova Sinistra vennero meno, un nuovo modello di libertà dei media poteva essere tentata.

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