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THE WORLD HEALTH REPORT 2006

RAPPORTO OMS SULLA SALUTE NEL MONDO 2006

                                              

RIASSUNTO

       Traduzione dedicata alla memoria di Gabriele Vironda    (1976-2006) da Alleanza per la Salute Mentale-Brescia associata a U.R.A.Sa.M  Lombardia   

ATTENZIONE . IL PRESENTE  NON E' UN DOCUMENTO UFFICIALE DELLA OMS

Il CUI TESTO ORIGINALE E' COPERTO DA COPYRIGHT E CONSULTABILE

IN ARABO-CINESE-FRANCESE-INGLESE-RUSSO-SPAGNOLO

sul sito

http://www.who.int/whr/2006/en/   

COLLABORIAMO PER LA SALUTE

Messaggio del Direttore generale

 

 

ÒWe have tu work together to ensure access to a motivated, skilled, and supported health-worker by every person in every village everywhereÓ

 

                                     Dr. Lee Jong-wook   

                                             (1945-2006)

 

 

-Noi dobbiamo collaborare per garantire che dovunque, in qualsiasi villaggio, ogni persona possa contare su un operatore sanitario motivato, qualificato e sostenuto.                                                                    

 

 

                

       Nel 2003, prima di assumere l'incarico di Direttore Generale, chiesi a numerosi dirigenti e responsabili del settore della sanit  qua quali fossero, secondo loro, i problemi  pi  imp importanti nel loro paese. Una delle difficoltà maggiormente evocate riguardava la crisi delle risorse umane, tanto nei paesi ricchi quanto in quelli in via di sviluppo.      

       Esiste una scarsit  cro cronica di operatori sanitari qualificati. La penuria è mondiale, ma particolarmente accentuata nei paesi che ne hanno il maggiore bisogno. Per differenti ragioni – per esempio: emigrazione, infermità o morte di questi lavoratori- i paesi non riescono a  formare o mantenere il personale sanitario necessario per migliorare le opportunit  di di sopravvivenza della popolazione ed il suo benessere.

       Il capitale umano   vit vitale per rafforzare i sistemi della salute. Ma la formazione degli agenti della sanità richiede un notevole investimento di tempo da parte degli individui e di denaro da parte delle istituzioni, sotto forma di aiuti e sovvenzioni.

       La soluzione non   fac facile e non c'è consenso su come procedere. I paesi  potranno rimediare a questa penuria solo con la cooperazione e con una comunit  di di intenti tra i partner del settore pubblico e privato che finanziano e dirigono le strutture didattiche; tra coloro che pianificano e influiscono sulla dotazione di personale del servizio della sanità; e tra coloro che possono prendere i necessari impegni finanziari per il mantenimento di buone condizioni d'impiego nel settore della sanità.

       Il presente rapporto fornisce degli elementi di valutazione che aiuteranno a farsi un'idea pi  chi chiara della situazione prima di decidere misure urgenti per risolvere la crisi.

 

                                                                                                                 Dr. LEE Jong-wook

                                                                                                             Director-General, WHO

Panorama generale per la salute

PERCHE' E' IMPORTANTE IL PERSONALE SANITARIO                                     

 

Questo primo decennio del XXI¡ secolo vede gli enormi progressi nel benessere  umano                     coesistere con l'indigenza estrema. Per quanto riguarda la situazione sanitaria nel mondo,                possiamo constatare gli effetti benefici di nuovi farmaci e di nuove tecnologie. Eppure non c'  mai mai stata cos“ tanta regressione.  In alcuni dei paesi pi  pov poveri, la speranza di vita è crollata scendendo a meno della metà rispetto a quella dei paesi più ricchi, a causa delle stragi prodotte dall'AIDS in alcune zone dell'Africa subsahariana e in più di una dozzina di Stati ÒdiseredatiÓ. Questi risvolti si aggiungono, sia nei paesi ricchi che in quelli poveri, a un crescendo di inquietudine davanti alla minaccia di nuovi contagi quali la SARS e l'influenza aviaria e di patologie comportamentali ÒnascosteÓ quali i disturbi mentali e la violenza domestica.

    La comunit  mon mondiale possiede risorse sufficienti per fronteggiare la maggior parte di questi  problemi sanitari; ma il fatto   che che oggi numerosi sistemi nazionali della sanità sono indeboliti, poco reattivi, iniqui – perfino pericolosi-. Ciò che serve adesso, è la volontà politica di porre in essere dei piani nazionali, accompagnati dalla cooperazione internazionale, per adeguare le risorse, sfruttare le conoscenze e mettere in campo degli efficaci sistemi  sanitari per curare e prevenire le malattie, e promuovere la salute della popolazione. Se si vogliono superare gli ostacoli che si oppongono alla realizzazione degli obiettivi nazionali e mondiali in materia di salute,   ess essenziale formare operatori sanitari competenti, motivati e ben sostenuti. Le cure sanitarie costituiscono un'attività di servizi che esige un personale numeroso. I prestatori di assistenza medico-sanitaria incarnano i valori fondamentali del sistema; essi si occupano dei malati e li curano, assicurano la prevenzione delle malattie e ne riducono i rischi; essi sono il tramite umano che lega la conoscenza all'azione sanitaria. La forza lavoro, elemento chiave di tutti i sistemi sanitari, è fondamentale per fare progredire la salute.

    E' ampiamente provato come il numero ed il valore del personale influisca positivamente nella copertura vaccinale, l'estensione delle cure di salute primaria, cos“ come sulla sopravvivenza neonatale, infantile e materna (vedere la Figura 1).  E' stata pure dimostrata la correlazione tra l'esito favorevole delle affezioni cardiovascolari ,  la distribuzione e la competenza dei medici. Al contrario, la malnutrizione infantile si   agg aggravata in seguito a riduzioni di personale  operate nel corso di riforme del settore sanitario. Sono i lavoratori della sanit  ad ad essere maggiormente in grado di capire dove esistono possibilità innovative. In un sistema sanitario  i membri del personale svolgono il doppio ruolo di custodi e di piloti di una gestione efficace o, al contrario, poco economica delle risorse a loro disposizione, quali medicinali,  vaccini e  rifornimenti.

[ le figure 1-2-4-5  sono visibili   solo nel testo originale WHO]

PANORAMA DEL PERSONALE SANITARIO NEL MONDO

Ciascuno di noi porta  in un modo o nell'altro il proprio mattone all'edificio della salute – la mamma che accudisce il suo bebè, il figlio che accompagna il genitore all'ospedale, o il guaritore che ricorre al sapere ancestrale per medicare o confortare. Il presente rapporto vede negli addetti della sanità: Òl'insieme delle persone che esercita un'attività il cui oggetto essenziale è quello di migliorare la saluteÓ. Questa descrizione è in linea con la definizione che la OMS dà del sistema sanitario, che comprende tutte le attività il cui ruolo fondamentale è quello di migliorare la salute – ciò include gli assistenti familiari,  il binomio paziente-curante, il personale a tempo parziale (in particolare femminile), i volontari e gli operatori di comunit  -. -. (Quadro 1)

 

Basandosi sull' analisi di nuovi dati nazionali, su indagini riguardanti la manodopera e su diverse fonti statistiche, l'OMS stima che nel mondo vi siano 59,2 milioni di addetti della sanit  ret retribuiti a tempo pieno. Questo personale comprende anche quello che lavora in organizzazioni sanitarie ed il cui ruolo essenziale consiste nel migliorare la salute ( per esempio i programmi sanitari creati per i pubblici poteri e per le organizzazioni non governative); come pure il personale sanitario di organizzazioni non sanitarie  (ad esempio gli infermieri che lavorano in imprese industriali o in ambulatori scolastici)

I prestatori di servizi costituiscono circa i due terzi del personale sanitario mondiale, il rimanente terzo   com composto da personale amministrativo e ausiliario.

Nota: Tutti i dati corrispondono all'ultimo anno disponibile. Nel caso di Paesi per i quali non si disponeva dei dati sugli  effettivi del loro personale amministrativo e ausiliario, si   pro proceduto a delle stime basate sulle medie regionali dei paesi i cui dati erano completi.

Fonte dei dati: Organizzazione mondiale della Sanità.  Global Atlas of the Health Workforce (http://www.who.int/globalatlas/default.asp).

Gli addetti  non agiscono individualmente, ma fanno parte integrante di equipe sanitarie operative in cui ogni membro possiede  competenze diverse  e assume  funzioni differenti. Si   con constatato  un enorme divario  delle competenze tra le equipe di un paese rispetto a un altro. Il rapporto infermiere- medici varia da circa 8:1 nelle Regioni africane, a 5:1 in quelle del Pacifico occidentale. Se si passa al confronto tra  paesi, ci sono circa quattro infermiere ogni medico in Canada e Stati Uniti d'America, mentre in Cile, in Per , in, in Salvador e in Messico si conta meno di un' infermiera per medico. La panoramica delle competenze essenziali presenta dei disequilibri ragguardevoli, come ad esempio la penuria acuta in numerosi paesi  di specialisti di salute pubblica e di amministratori sanitari.   

                                                                                         

          FORZE AGENTI SUL PERSONALE SANITARIO:

          PASSATO E FUTURO

 

Dappertutto nel mondo, gli operatori della sanit  con conoscono stress e insicurezza a causa del complesso insieme delle forze con cui si devono confrontare – alcune vecchie, altre nuove (vedere Figura 2). Le transizioni demografiche ed epidemiologiche fanno evolvere le minacce che gravano sulla salute delle popolazioni, e alle quali il personale sanitario deve dare risposta. Le politiche di finanziamento, le tecnologie avanzate e le aspettative dei consumatori possono modificare radicalmente ciò che si richiede a questi lavoratori che, dal canto loro   sono alla ricerca di opportunit  in in ambito sanitario e di sicurezza dell'impiego che  un mercato del lavoro dinamico pu  lor loro offrire, nella logica di una economia politica globale.

 

Il diffondersi dell'epidemia di HIV/AIDS impone considerevoli carichi di lavoro, rischi e minacce per la salute. In molti paesi la riforma del settore sanitario pubblico, in termini di aggiustamento strutturale, ha imposto un tetto all'impiego  e un limite ai finanziamenti per la formazione del personale sanitario, con l'effetto di inaridire l'inserimento di giovani diplomati. L'espansione del mercato del lavoro ha accresciuto la concentrazione dei professionisti nelle aree urbane e accelerato la migrazione internazionale dai paesi pi  pov poveri verso i paesi più ricchi. La conseguente crisi di personale sanitario nei paesi più poveri è caratterizzata da gravi carenze di organico, da una gamma di competenze inappropriate e da lacune nel garantire le prestazioni.

 

La OMS ha determinato la soglia minima del fabbisogno di operatori sanitari al disotto della quale   mol molto improbabile che si possa raggiungere un'alta copertura degli interventi essenziali, principalmente quelli che sono necessari alla realizzazione degli obiettivi del  Millennio per lo sviluppo nel campo della sanit  [Mi [Millennium Development Goals] (MDGs) ( vedere Figura 3- [A] ). 

 

A seguito di queste stime, attualmente 57 paesi conoscono una gravissima scarsit  di di manodopera, equivalente a un deficit mondiale di 2,4 milioni di medici, infermiere e ostetriche. E' nell'Africa subsahariana che la penuria in percentuale      pi  mar marcata, ma in termini assoluti è molto elevata nell'Asia Sudorientale a causa della densità della popolazione. Per assurdo, è frequente che nello stesso paese esista questo deficit malgrado che numerosi professionisti del settore medico-sanitario si trovino senza lavoro. L'assurdità di tali lacune, pur  in presenza di persone di valore scarsamente utilizzate, si spiega con la povert , le, le storture del mercato del lavoro nel settore privato, la mancanza di fondi pubblici, la burocrazia e le ingerenze politiche.

I problemi attuali sono aggravati dalle sperequazioni che esistono nella gamma delle competenze e nella distribuzione del personale. In molti paesi le capacit  di di alcuni  professionisti ,poco numerosi, ma costosi, non corrispondono ai bisogni sanitari locali.

Nell'ambito della sanit  pub pubblica e anche per l'elaborazione e la gestione delle politiche sanitarie, c'è spesso una impietosa mancanza  di personale qualificato. Per molti addetti le condizioni di lavoro sono deprimenti – salario misero, riconoscimento sociale insufficiente e scarse prospettive di carriera.- Quasi tutti i paesi soffrono di una cattiva distribuzione del personale, caratterizzata da una concentrazione nelle città e un buco nelle zone rurali, ma è nel porsi in una prospettiva regionale che, senza dubbio, questi squilibri diventano ancor più inquietanti. La Regione delle Americhe, dove il carico di morbilità è pari al 10% di quello mondiale totale, concentra il 37% del personale sanitario del mondo, che assorbe più del  50% dei fondi  mondiali per la sanit  al; allorquando la Regione africana sopporta il 24% del fardello globale che oggi affronta  con il 3% del personale sanitario mondiale, e con spese che rappresentano meno dell'1% del costo sanitario globale. Mentre gran parte dei bisogni sanitari restano inascoltati, l'esodo degli specialisti pone l'Africa all'epicentro della crisi mondiale che colpisce il personale sanitario.

 

Crisi che rischia di aggravarsi ancor pi  neg negli anni a venire. La domanda di operatori crescerà notevolmente in tutti i paesi, ricchi e poveri. Quelli più ricchi si apprestano ad affrontare un futuro di bassa natalità associato alla presenza di una  popolazione anziana in costante incremento. Ci  det determinerà un aumento delle infermità croniche e degenerative,e comporterà una consistente domanda assistenziale. Le innovazioni tecnologiche e l'aumento dei ricoveri richiederanno personale più specializzato; anche le necessità assistenziali di base aumenteranno a causa della minore capacità o volontà delle famiglie di accudire il loro congiunto anziano. Senza uno sforzo massiccio nella formazione del personale nei paesi ricchi, il crescente deficit di addetti finirà con l'esercitare un'attrazione ancor più consistente per gli operatori provenienti dalle regioni disagiate.

 

Nei paesi pi  pov poveri, vaste schiere di giovani (un miliardo di adolescenti) andranno a sommarsi a un a popolazione che invecchia, essendo i due gruppi in fase di rapida urbanizzazione. Molti di questi paesi non hanno ancora concluso i loro programmi di lotta alle malattie infettive, che già le affezioni croniche sono in rapida emergenza, e il quadro della situazione è   ancor pi  agg aggravato dall'ampiezza dell'epidemia di HIV/AIDS. Siccome esistono dei vaccini e dei farmaci in grado di contrastare queste minacce: gli imperativi morali e pratici per una risposta efficace sono considerevoli. Si sta sempre più ampliando l'abisso tra ciò che è possibile fare e ciò che viene effettivamente fatto sul campo. Riuscire a invertire la tendenza dipenderà, in larga misura, dallo sviluppo delle risorse umane necessarie al buon funzionamento del sistema.

 

Il modo in cui  il personale della sanit  vie viene oggi mobilitato per far fronte a un   certo numero di problemi sanitari, bene spiega le sfide passate e future che restano da raccogliere.

á      Gli obiettivi di sviluppo per il Millennio  (MDGs) consistono, tra l'altro, nel combattere le grandi malattie legate alla povert  che che stanno devastando le popolazioni prive di risorse, rivolgendo lo sforzo alla cura della salute materno-infantile, cos“ come alla lotta contro l'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria. I paesi che incontrano le difficoltà maggiori nel raggiungere gli MDGs, e tra questi molti sono situati nell'Africa subsahariana, patiscono una assoluta penuria di personale sanitario. I principali ostacoli che si frappongono sono legati: alla difficoltà di armonizzare i programmi di lotta contro le malattie prioritarie con la fornitura di cure di salute primaria; al ricorso razionale agli addetti della sanità in previsione di assicurare un accesso universale al trattamento contro l'HIV/AIDS; all'accelerazione concernente la delega di alcuni compiti agli agenti comunitari e all'elaborazione di strategie di salute pubblica per la prevenzione delle malattie.

á      Le malattie croniche, vale a dire le malattie cardiovascolari e metaboliche, le neoplasie, i traumatismi, le malattie neurologiche e psicologiche/psichiatriche, costituiscono un importante carico di morbilit , si, sia per le popolazioni povere che per quelle ricche. Sotto l'influenza di nuovi paradigmi assistenziali, la tendenza è quella di passare dall' ospedale terziario per acuti a un sistema di cure centrato sulla persona, privilegiando le terapie domiciliari con un'equipe curante; e ciò richiede competenze nuove, una collaborazione interdisciplinare e la continuità delle cure –come è dimostrato dagli approcci innovativi sviluppati in Europa e in America del Nord. D'altro canto la riduzione dei rischi dipende dai mezzi di protezione dell'ambiente e facendo evolvere le abitudini quali l'alimentazione, il tabagismo, l'esercizio fisico e un corretto stile di vita.

á      Le crisi sanitarie provocate da epidemie, catastrofi naturali e  conflitti  scoppiano in modo subitaneo e spesso imprevedibile, ma si ripetono ineluttabilmente. Per fare fronte a questi problemi serve una pianificazione coordinata basata su informazioni sicure, su una mobilitazione rapida degli agenti sanitari, su un sistema di comando e di condotta delle operazioni e su una collaborazione intersettoriale con le organizzazioni non governative, le forze armate, gli agenti per il mantenimento della pace e i mezzi di comunicazione. Serve personale specializzato per tenere sotto controllo le epidemie o per ricomporre le lacerazioni causate nelle comunit  dai dai conflitti etnici. In fin dei conti, la qualità della risposta dipende dallo stato di preparazione del personale in funzione dei mezzi localmente disponibili  e dal sostegno che la comunit  int internazionale può fornire nei tempi voluti.

 

Questi esempi dimostrano la ricchezza e la eterogeneit  del del personale necessario per fronteggiare i problemi sanitari. I compiti e le funzioni richiesti sono incredibilmente ardui e ognuno di questi deve integrarsi in un coerente sistema nazionale. Per risultare efficaci, bisogna quindi che le strategie praticate sollecitino tutti gli attori e gli organismi coinvolti ad agire di concerto.

STRATEGIE:  CICLO DELLA VITA LAVORATIVA

(ENTRATA-PERIODO DI LAVORO-USCITA)

 

Per affrontare questi problemi di salute mondiale, l'obiettivo in materia di personale   sem semplice: vigilare affinché del personale competente che presenta le qualifiche richieste sia messo nel posto giusto per fare ciò che è necessario fare- e al caso conservare sufficiente  souplesse per reagire alle crisi, colmare le disuguaglianze attuali e prepararsi al futuro.

    Un unico e omnicomprensivo piano non funzionerebbe perch , pe, per essere efficace, una strategia  in materia di risorse umane deve essere applicabile alla storia e alla realt  di di ogni paese. La maggior parte dei problemi del personale sono connaturati all'evoluzione dei contesti e non si risolvono facilmente. Possono inoltre accompagnarsi a un carico emotivo per problemi di regolamenti, oltre che a intralci politici legati a interessi divergenti. Per questo, le soluzioni  concernenti il personale esigono che gli interessati intervengano tanto nel valutare i problemi quanto nel risolverli.

    Questo rapporto affronta la dinamica del personale sanitario da una prospettiva basata sul Òciclo di vita professionaleÓ. Il metodo consiste nel concentrarsi su  delle strategie adatte a queste differenti  fasi, e cio  l'i l'ingresso nella vita lavorativa, il periodo in cui ne fanno parte e,infine, il momento in cui la abbandonano. Il percorso illustrato di formazione, sostegno e permanenza del personale (vedere figura 4) si pone in una prospettiva nel contempo individuale (del lavoratore) e del sistema .  Gli operatori della sanit  son sono generalmente preoccupati per i seguenti interrogativi: come trovo un lavoro? Di quale tipo di formazione ho bisogno? Come sono considerato,e sono io ben retribuito? Quali prospettive ho di avanzamento, e quali alternative avrò dimettendomi? Sul piano delle politiche e della gestione amministrativa, il quadro proposto insiste sul ruolo modulatore cos“ bene svolto dal mercato del lavoro e dall'intervento statale nel momento delle scelte basilari da prendere:

á      All'inizio della vita professionale: preparare gli effettivi con degli investimenti strategici in materia di formazione e con l'adozione di metodi di reclutamento efficaci e rispettosi dell'etica.

á      Durante il periodo di attivit : mi: migliorare la prestazione degli addetti grazie a una più proficua gestione del personale sia del settore pubblico che di quello privato.

á      All'uscita dal sistema: controllare la mobilit  e l e la riduzione fisiologica degli effettivi per limitare la perdita di risorse umane.

 

ENTRATA : Preparazione del personale sanitario

Uno degli obiettivi centrali per lo sviluppo del personale della sanit  con consiste nel creare un numero sufficiente di operatori qualificati, dotati delle necessarie competenze tecniche ottenute con la formazione, l'idioma e  gli attributi sociali che li rendano facilmente comprensibili e in  grado di entrare in contatto con dei clienti e delle popolazioni di ogni tipo. Per questo bisogna pianificare e gestire attivamente gli indirizzi  formativi del personale sanitario, ponendo l'accento sulla creazione di  solide strutture didattiche, il rafforzamento dei modelli di regolamentazione professionale e l'utilizzo di metodi  efficaci di reclutamento.

á      La creazione di strutture didattiche efficienti   ess essenziale per garantire il numero e la qualità  dei professionisti di cui il sistema ha bisogno. Con notevoli variazioni da un paese all'altro, in tutto il mondo esistono 1600 facolt  o s o scuole di medicina, 6000 scuole per infermieri, e 375 scuole di salute pubblica, che tuttavia  non riescono globalmente a fornire tutti i diplomati necessari. Per colmare questo deficit si devono costruire  nuovi istituti e conseguire una pi  app appropriata combinazione di possibilità formative (servono più scuole di salute pubblica). In considerazione dell'evolversi delle attese espresse dai diplomati che privilegiano ormai la specializzazione anziché la polivalenza, il miglioramento dell'insegnamento implica che   si debba prestare attenzione tanto al contenuto dei programmi di studio quanto ai metodi pedagogici. Bisogna parimenti assicurare la formazione del corpo insegnante, assicurando un sostegno e prospettive certe di carriera per fronteggiare in modo equilibrato la concorrenza proveniente dal settore della ricerca e da quello dei servizi. Si pu  rea realizzare, e a minor costo, un più proficuo accesso alla formazione, mettendo in comune le risorse regionali e estendendo l'uso delle tecnologie dell'informazione quali la telemedicina e l'insegnamento a distanza.

á      La qualit  del dell'insegnamento implica anche di instaurare l'accreditamento delle strutture didattiche e un regolamento professionale ( autorizzazione all'esercizio, riconoscimento dei titoli abilitanti e iscrizione all'ordine). Il rapido sviluppo del settore privato nel campo della formazione reclama una condotta innovativa al fine di trarre il massimo vantaggio dagli    investimenti privati, rafforzando il ruolo dello Stato per quanto concerne la regolamentazione della qualit  del dell'insegnamento. Troppo spesso assenti o inefficaci nei paesi a basso reddito, queste istanze di regolamentazione raramente sono abbastanza sviluppate per assicurare qualità, reattività e comportamenti rispettosi dell'etica. L'intervento dello Stato è necessario     per stabilire delle norme, garantire la sicurezza dei pazienti e assicurare il mantenimento della qualit  con con la comunicazione di informazioni, con  misure di incentivazione finanziaria e controllo del  rispetto della normativa.

á      Un maggiore dinamismo   nec necessario per gestire più efficacemente le richieste del mercato del lavoro che spesso trascura le esigenze della salute pubblica. Le agenzie del lavoro non dovrebbero solo preoccuparsi di collocare i lavoratori  in possesso della qualifica richiesta nel posto e nel momento giusto, ma adoperarsi per garantire una migliore compatibilit  soc sociale tra questi soggetti e i loro clienti in termini di: sesso, lingua, appartenenza etnica e situazione geografica. Trattandosi di informazioni riguardanti il reclutamento e l'utilizzo efficace di operatori della sanità, le debolezze istituzionali meritano una speciale attenzione, in particolare quando si auspica un ampliamento di questi effettivi.

PERIODO LAVORATIVO:  Migliorare le prestazioni

 

Le strategie per migliorare le prestazioni del personale sanitario, devono dirigersi in primo luogo su quello esistente, perch  la la formazione di nuovi addetti richiede tempo. Si possono ottenere rapidamente dei miglioramenti considerevoli della disponibilità, competenza, reattività e produttività del personale mediante l'impiego di diversi strumenti pratici e poco costosi.

á      La direzione fa molto. Una dirigenza attenta, ma ferma e imparziale costituisce uno dei mezzi pi  eff efficaci per migliorare la professionalità degli operatori; in particolare se unisce a un chiaro dettaglio dei compiti le  disposizioni su come vanno assolti. La direzione, inoltre, pu  far far mettere in pratica le  nuove competenze acquisite al momento della formazione ricevuta  durante il servizio.

á      Una retribuzione giusta e certa. E' essenziale che gli addetti vengano adeguatamente e puntualmente pagati. Il tipo di compenso da scegliere, per esempio a stipendio fisso o a onorario, influendo sulla produttivit  e l e la qualità della prestazione è da valutare con attenzione. I vantaggi economici e non economici tra i quali i congedi per studio o i permessi per assistere il proprio bambino, sono più efficaci se previsti contrattualmente, piuttosto di quando sono concessi ad personam.

á      Servizi di assistenza tecnica essenziali. Pur motivato e qualificato che sia, il personale della sanit    non pu  ade adempiere convenientemente i propri compiti se la struttura dove lavora non  dispone di acqua  non inquinata, illuminazione e riscaldamento, e non ha veicoli, farmaci, apparecchiature ed altre forniture di cui necessita. Le decisioni, in previsione di introdurre delle nuove tecnologie per la diagnosi, la terapia o la comunicazione, devono basarsi, tra l'altro, su un esame delle loro implicazioni sul personale sanitario.

á      La formazione deve essere sempre assicurata sul luogo di lavoro. Pu  tra trattarsi di una formazione di breve durata destinata per esempio a incoraggiare l'aggiornamento e a stimolare tra il personale il lavoro in equipe. Non è raro che gli operatori trovino delle soluzioni semplici ed efficaci per migliorare le loro prestazioni. Conviene quindi  condividere le loro idee incoraggiandoli ad attuarle.

 

USCITA: Controllare la mobilit  e i e il depauperamento dell'organico

 

L'uscita non pianificata o eccessiva di lavoratori pu  ori originare una consistente riduzione degli effettivi mettendo a rischio le conoscenze, la memoria e la cultura del sistema. In alcune regioni, l'emorragia di personale causata da malattie, decessi e mobilità supera le potenzialità di formazione e minaccia la stabilità degli effettivi. Per combattere questo depauperamento, si può cercare di gestire i flussi migratori, di rendere più allettante la carriera nel servizio sanitario, di lottare contro le malattie e morti premature e di contrastare il pensionamento anticipato.

á      Per gestire l'esodo dei lavoratori della sanit , bisogna trovare un equilibrio tra la libertà che ognuno ha di esercitare il mestiere di sua scelta e la necessit  di di evitare perdite eccessive di personale causato dalla mobilità interna ( concentrazione nei centri urbani e abbandono delle campagne) e dall'emigrazione dai paesi poveri verso i paesi ricchi. Una parte di questi flussi migratori internazionali è pianificata, come è il caso, per esempio, dell'immigrazione di professionisti nelle regioni del Mediterraneo orientale; ma  in altre situazioni  possono portare  a delle conseguenze devastanti per la sanit . A . A fronte di un esodo non pianificato, esistono strategie concrete per trattenere il personale, consistenti per esempio nel conformare l'insegnamento e il reclutamento alle realtà del mondo rurale;  nel migliorare, generalizzandole, le condizioni di lavoro e nel facilitare il ritorno degli emigrati. E' opportuno che i paesi ricchi nell'accogliere lavoratori della sanit  pro provenienti dai paesi poveri adottino una politica responsabile in materia di assunzioni, trattino con giustizia il personale immigrato e decidano di concludere accordi bilaterali.

á      Mantenere  allettanti le prospettive di carriera  del personale femminile.( vedere Figura B)

Nella sanit  le le donne costituiscono la maggioranza degli addetti e questa tendenza alla femminilizzazione è ben accertata in medicina, un settore dominato fino ad oggi dagli uomini. Per meglio integrare le operatrici sanitarie è necessario rivolgere più attenzione alla loro sicurezza, e  proteggendole principalmente dalle violenze. Anche altre misure sono da prendere. Si tratta per esempio  di rendere pi  fle flessibili le condizioni di lavoro, in modo di tener conto dei problemi familiari, e di proporre profili di carriera che permettano alle donne di accedere più facilmente ai posti di responsabilità nelle università o a incarichi direzionali nel Servizio sanitario.

á      Garantire ambienti di lavoro sicuri.

Non   giu giustificabile che vi sia una cos“ elevata emorragia di personale causata da malattie, invalidità o decessi, e questo stato di cose esige  un'attenzione prioritaria specialmente nelle zone ove l'incidenza dell'infezione HIV   ele elevata. Per ridurre il più possibile i rischi professionali, esistono diverse strategie come l' individuazione e la corretta gestione dei rischi fisici e dello stress, come pure l'osservanza scrupolosa delle direttive in materia di prevenzione e di protezione. Il solo modo ragionevole di progredire verso l'accesso universale alla prevenzione e al trattamento dell'HIV, cos“ come alle cure necessarie, consiste nel garantire dei servizi di prevenzione efficaci,  verificando che tutti gli operatori sanitari risultati sieropositivi possano farsi curare. 

á      Pianificare il pensionamento. In un periodo di invecchiamento del personale e quando la tendenza   que quella del pensionamento anticipato: è possibile rintuzzare il depauperamento degli effettivi mediante politiche appropriate. Si può in particolare disincentivare il pensionamento anticipato; rendere l'impiego di persone relativamente anziane meno gravoso; proporre ai pensionati di tornare in attività; migliorare le condizioni di lavoro degli operatori anziani. Diventa molto importante pianificare il turnover per salvaguardare le competenze e le capacità fondamentali all'interno della forza lavoro.

UN IMPERATIVO D'AZIONE

Questo imperativo consiste inequivocabilmente nel rinvigorire le risorse umane in modo che i sistemi sanitari possano contrastare le malattie invalidanti e raggiungere gli obiettivi nazionali e mondiali nel campo della salute. E' prioritario disporre di una infrastruttura umana solida se si vuole colmare il fossato  oggi esistente tra le promesse e la realt  e p e prepararsi alle sfide sanitarie del XXI¡ secolo. 

 

Nel corso di questi ultimi anni lo slancio dato all'azione ha assunto un sempre maggiore rilievo. Gli Stati Membri della OMS guidati dai responsabili sanitari africani hanno, in occasione di recenti Assemblee mondiali della Sanit , ad, adottato delle risoluzioni con le quali essi reclamano  un'azione a livello mondiale per mettere in piedi una forza lavoro di cui hanno bisogno i sistemi sanitari nazionali, ponendo un freno ai flussi migratori non disciplinati  di professionisti della sanit . In. In Europa e in America latina sono stati creati degli osservatori regionali delle risorse umane per la salute, e gli Uffici regionali dell'Asia del Sud e del Mediterraneo orientale hanno lanciato nuove iniziative per la formazione in salute pubblica. Nel quadro della Joint Learning Iniziative (iniziativa congiunta sul tirocinio), un centinaio di responsabili sanitari del mondo hanno raccomandato che delle misure vengano prese urgentemente per superare la crisi che le risorse umane della sanità stanno attraversando. Appelli all'azione sono stati lanciati in occasione di una serie di  Forum di alto livello sugli MDGs nel campo della sanit  svo svoltisi a Ginevra, Abuja e a Parigi e, a Oslo, due consulte hanno innescato un processo di partecipazione delle diverse parti per pianificare il futuro. Scaturisce da tutto ciò un mandato chiaro, e cioè la necessità di stabilire un piano di azione a    livello mondiale, fondato su iniziative nazionali sostenute dalla solidariet  int internazionale.

 

INIZIATIVE NAZIONALI

Per possedere sufficiente forza, le strategie elaborate nei paesi devono possedere un solido contenuto tecnico e appoggiarsi su un percorso politico credibile.  Ci  pre presuppone che si  tenga conto di tutti gli aspetti del Òciclo della vita attivaÓ -ingresso, lavoro, uscita-, impegnandosi a concludere contemporaneamente accordi fondati sulla trattativa e la fiducia reciproca, attraverso il concorso effettivo  delle parti interessate nelle fasi di pianificazione e di esecuzione. Inoltre queste strategie nazionali saranno probabilmente pi  fru fruttuose se imperniate su tre priorità: agire senza indugi, prevedere gli sviluppi futuri e dotarsi dei mezzi necessari.                                 

á      Agire senza indugi per accrescere la produttivit  stanando gli sprechi, eliminando per esempio i Òlavoratori fantasmaÓ o i posti di lavoro fittizi, combattendo l'assenteismo, retribuendo adeguatamente le  prestazioni del personale anche con forme di incentivazione, migliorando le condizioni di sicurezza, oltre che con iniziative che coinvolgano i lavoratori. E' fondamentale ottimizzare la ricerca di informazioni per delineare le diverse realt  naz nazionali,  anche con l'analisi delle battute d'arresto o dei progressi.

á      Prevedere il domani incoraggiando le diverse parti interessate a elaborare piani strategici nazionali, utilizzando informazioni concrete e scenari che tengano conto delle tendenze probabili. Bisogna aspettarsi un incremento importante dell'insegnamento e dei servizi privati, cosa che mobiliter  nec necessariamente fondi pubblici per garantire equità sanitaria e per poter finanziare le attività di prevenzione e di promozione. L'azione pubblica a livello di informazione, regolamentazione e delega delle responsabilità è un elemento chiave per il finanziamento del settore pubblico e di quello privato.

á      Dotarsi dei mezzi necessari rafforzando le istituzioni essenziali per una concreta crescita del personale. Lo sviluppo della direzione e della gestione nel campo della sanit  son sono degli elementi essenziali per la pianificazione strategica e la messa in opera di politiche in materia di risorse umane per la salute, come avviene d'altronde in altri settori di attività quali quello finanziario e l'insegnamento . Bisogna creare un sistema efficace che fissi le norme, l'accreditamento e il rilascio di autorizzazioni a esercitare, in modo migliorare il lavoro dei sindacati, delle strutture didattiche, delle associazioni professionali e della società civile.

 

LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE

Pur se ben concepite, le strategie nazionali non possono da sole fare fronte alla realt  dei dei problemi che devono e dovranno affrontare gli operatori della sanità. Le strategie elaborate nell'insieme dei paesi soffrono ugualmente della frammentazione dei dati, di strumenti di pianificazione limitati e di scarsa competenza tecnica. Le fiammate epidemiche e l'evoluzione del mercato del lavoro si beffano delle frontiere nazionali, mentre l'acutizzarsi della crisi di risorse umane che colpisce un numero importante di paesi, necessita di un aiuto internazionale almeno in tre ambiti: conoscenze e tirocinio, accordi di cooperazione e capacità di reagire alla carenza di personale qualificato.

á      Catalizzare l'acquisizione di conoscenze e di tirocinio. In tutti i paesi il progresso va accelerandosi grazie a degli investimenti poco costosi, ma importanti, rivolti all'elaborazione di una migliore metrica delle risorse umane, agli accordi conclusi in vista delle definizione di un quadro tecnico comune e al sostegno delle ricerche individuate come prioritarie. La messa in comune   effettiva delle differenti competenze tecniche e l'ampiezza dell'esperienza acquisita possono aiutare i paesi a coinvolgere i migliori talenti e ad adottare le migliori pratiche.

á      Concludere accordi di cooperazione. La composizione sempre pi  int internazionale del personale sanitario dipende, in particolare, dai flussi migratori, dalla presenza di lavoratori e di volontari al servizio delle organizzazioni sanitarie e necessita quindi della  conclusione di accordi di cooperazione per proteggere i diritti e la sicurezza dei lavoratori, favorendo l'adozione di modalit  di di reclutamento rispettose dell'etica. La situazione attuale dell'influenza aviaria nel mondo mette in evidenza un imperativo ancor più fondamentale, e cioè di dotarsi a livello internazionale di mezzi che permettano di radunare le risorse umane necessarie per fronteggiare le situazioni di estrema urgenza nel campo sanitario e umanitario.

á      Rispondere alla crisi di risorse umane . L'accentuata  penuria di personale sanitario nei paesi pi  pov poveri del pianeta non è in alcun caso sovrastimata e necessita di un intervento urgente, duraturo e coordinato da parte della comunità internazionale. I paesi donatori devono facilitare il finanziamento immediato e a più lungo termine delle risorse umane, a titolo di investimento nei sistemi  sanitari. E' da raccomandare la ripartizione di questi fondi in due parti uguali, destinando il 50% ai sistemi della sanit ,, ed il restante 50% alle strategie di rafforzamento degli addetti. Nel varare le politiche di finanziamento per lo sviluppo, bisogna fare attenzione che il  tetto delle assunzioni non diventi l'ostacolo principale all'espansione del personale sanitario. Tutti i partner devono aprirsi ad un esame critico sui mezzi impiegati per sostenere gli addetti, con lo scopo di eliminare le procedure inefficaci e di allinearsi maggiormente alle iniziative nazionali.

                                                                                                                                   

Per quanto riguarda la forza lavoro, le iniziative prese a livello nazionale e la solidariet  int internazionale possono dar luogo ovunque a miglioramenti strutturali importanti, specialmente nei paesi che conoscono le crisi più gravi. Questi progressi si tradurrebbero nella possibilità di avere ovunque del personale motivato, competente e convenientemente sostenuto, con un  pi  ele elevato grado di soddisfazione di operatori e utenti e, per lo Stato, la  societ  civ civile e le associazioni professionali: una gestione più efficace della forza lavoro.

 

PIANO DI AZIONE

Delle iniziative devono essere intraprese di tutta urgenza a livello nazionale per rilanciare l'azione a livello dei paesi, mantenendola poi per almeno due lustri.  Il Quadro 2  riassunte gli obiettivi di un piano d'azione decennale per il periodo 2006-2015.

á      Le misure da prendere senza indugio nel corso dei prossimi anni potrebbero consistere, per i paesi capofila, nel lanciarsi in piani sanitari nazionali miranti ad estendere le strategie efficaci, ad aumentare gli investimenti, a combattere gli sprechi e a far crescere gli stabilimenti didattici. L'aiuto internazionale dovrebbe consentire ai paesi di progredire pi  rap rapidamente, propiziando nell'immediato le grandi opzioni quali: l'informazione, la cooperazione tecnica, l'allineamento delle politiche in materia di fisco e di emigrazione, oltre all' armonizzazione delle iniziative prioritarie e dell'aiuto fornito dai donatori.

á      A met  del del percorso, oltre il 50% dei paesi dovrebbe avere elaborato dei  piani nazionali razionali  e la messa in opera di pi  amp ampie politiche e pratiche gestionali basate su misure di incentivazione del personale, la regolamentazione e le istituzioni. A livello mondiale i progressi si tradurranno in norme e strutture comuni, una assistenza tecnica apprezzabile e una migliore gestione delle cognizioni. Dovrebbero entrare nella quotidianità dei principi razionali di reclutamento, il coordinamento dei programmi prioritari e degli strumenti di sviluppo a sostegno delle risorse umane per la salute.

á      In tutti i paesi l'obiettivo del piano decennale   que quello di mettere a disposizione dei sistemi nazionali della sanità del personale molto efficiente, in grado di fronteggiare i problemi attuali e futuri. Ciò significa che ogni paese dovrebbe predisporre propri piani strategici nazionali ed essere impegnato ad elaborare progetti per l'avvenire, facendo affidamento su  mezzi statali consistenti. Su scala mondiale un insieme di principi guida basati sull'esperienza concreta dovrebbe assicurare il rispetto dell'applicazione delle regole di buone pratiche da parte degli operatori. Malgrado l'aumento dei flussi internazionali di lavoratori migranti, la firma di opportuni accordi di cooperazione permetterebbero di attenuarne le conseguenze nefaste. Un duraturo finanziamento internazionale dovrebbe essere garantito per i prossimi dieci anni a favore dei paesi di accoglienza in base all'espansione del loro personale sanitario.

 

 

AVANZARE UNITI

 

Per ottenere che il piano di azione progredisca,   nec necessario che le parti interessate cooperino per il tramite di  alleanze generali e di reti -locali, nazionali e mondiali- all'insieme dei problemi della sanit  att attinenti le professioni, le discipline, i ministeri, i settori ed i paesi. Le strutture di cooperazione possono permettere di mettere in comune le competenze e le risorse economiche quando sono limitate, e favorire il reciproco sapere. La figura 5 illustra schematicamente come possa essere costituita un'alleanza mondiale di risorse umane, che conduca le diverse parti interessate a dare un colpo di acceleratore ai programmi nazionali di base.

 

Uno dei primi compiti  consiste nello svolgere un'azione di sensibilizzazione mirante a porre e mantenere i problemi del personale in evidenza nell'agenda politica . E' venuto il momento di cercare appoggi politici oggi che  stiamo prendendo sempre pi  cos coscienza del problema; che sono in vista soluzioni efficaci e che un certo numero di paesi  sperimenta fin da ora  degli interventi. Lo sviluppo delle risorse umane per la salute   un un processo continuo che è sempre possibile arricchire. Tuttavia, in quasi tutti i paesi si possono ottenere più rapidamente dei risultati migliori  mettendo in pratica delle soluzioni gi  ben ben sperimentate. Alcune di queste dovrebbero essere attuate immediatamente; su altri punti ci vorrà del tempo. Nessuna scorciatoia è percorribile e il tempo incalza. E' adesso il momento di agire, di investire nel futuro e di far progredire la sanità in modo rapido e onesto.

 

 

 

FIGURA  (A

( su testo originale Figura n.3)        

 

PAESI CHE CONOSCONO UNA SCARSITA' CRITICA DI PERSONALE SANITARIO

           

                                   (DOTTORI, INFERMIERE E OSTETRICHE)

 

 

Paesi con scarsit  cri critica

Paesi senza scarsità critica

 

 

FIGURA (B

DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE SANITARIO

                                               FEMMINILE NELLE REGIONI OMS

 

La rubrica realizzata in collaborazione con
Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA

http://www.psichiatriabrescia.it


COLLABORAZIONI

Poche sezioni della rivista più del NOTIZIARIO possono trarre vantaggio dalla collaborazione attiva dei lettori di POL.it.  Vi invitiamo caldamente a farci pervenire notizie ed informazioni che riteneste utile diffondereo farconoscere agli altri lettori. Carlo Gozio che cura questa rubrica sarà lieto di inserire le notizie che gli farete pervenire via email.

     
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Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia ed è responsabile del Centro Residenziale Terapeutico e del Centro Diurno degli Spedali Civili di Brescia.
Cura per conto dell'Associazione Laura Saiani Consolati il sito www.psichiatriabrescia.it. e le News Territorio di Pol.it

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