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Pubblichiamo la lettera inviata dall' U.R.A.Sa.M. alla Regione Lombardia in merito all'utilizzo della pratica della contenzione nei Servizi Psichiatrici della Lombardia.

Egr. Sig.
BORSANI dr. Carlo
Assessore alla Sanità
Regione Lombardia

Egr. Sig.
LUCCHINA dr.Carlo
Direttore Generale
Assessorato Sanità
Regione Lombardia

Egr. Sig.
PETROVICH dr. Lorenzo
Direzione Generale
Assessorato Sanità
Regione Lombardia

Egr. Sigg.
DIRETTORI GENERALI
Aziende Ospedaliere
Regione Lombardia

Egr. Sigg.
DIRETTORI
Dipartimenti Salute Mentale
Aziende Ospedaliere
Regione Lombardia


OGGETTO: “Contenzione negli SPDC”

L’associazione U.R.A.Sa.M. Lombardia rappresenta oltre 50 associazioni di Ammalati, di Famigliari e di Volontari per la salute mentale, operanti e diffuse nelle realtà locali della Lombardia.

Abbiamo seguito con grande attenzione e rispetto l’elaborazione del piano salute mentale regionale 2003-2005, approvato dalla Giunta regionale nel maggio scorso, portando, quando ci è stato richiesto, il nostro contributo, unitamente alla Campagna per la Salute Mentale con la quale collaboriamo attivamente.
Dal piano attendiamo risultati significativi per quanto riguarda il miglioramento e la soluzione stabile dei problemi delle molte situazioni difficili dovute a carenze quantitative, e a volte qualitative, dei singoli DSM o delle loro articolazioni organizzative.

A noi sta molto a cuore la necessità che ci sia il contatto migliore possibile fra i nostri Ammalati e Famigliari ed i Servizi di salute mentale, specie quando le situazioni si fanno più tese e difficili. In particolare, ci angoscia il permanere della pratica ancora diffusa della contenzione in troppi SPDC.

La contenzione umilia chi la subisce, ma anche chi la fa. L’uso della contenzione trova risposta diversa a seconda dei Contesti istituzionali e degli Operatori: legare le persone e tenerle in isolamento, per ore e giorni, è una scelta che dipende dalle culture professionali locali, dalle caratteristiche personologiche dei Medici e degli Infermieri, dalle relazioni interpersonali e di potere all’interno delle squadre che si avvicendano nei turni di servizio, dai rapporti fra Medici e non-medici negli staff. Contenzioni e isolamento costituiscono un aspetto di particolare asprezza, di sensibilità e criticità della qualità dell’accoglienza e dei trattamenti nelle strutture di assistenza psichiatrica, una questione alla quale riteniamo si debba portare grande attenzione.

Anche in Lombardia, non essendovi più l’alibi del “queste cose si facevano in manicomio”, è ancora più doveroso oggi riproporre la questione all’attenzione delle Aziende Ospedaliere, degli Operatori, delle Associazioni dei Famigliari e dei Volontari e delle loro organizzazioni., e degli Organismi di difesa dei diritti dei Cittadini.

Per far uscire alla luce del sole e affrontare seriamente la questione “contenzione", chiediamo che nel più breve tempo possibile si organizzi da parte della Regione la raccolta dei dati su tutto il territorio circa il numero, la durata, le motivazioni delle contenzioni meccaniche e dell’isolamento, le ragioni degli Infermieri e dei Medici, l’esistenza o meno di regolamenti scritti e adottati dai DSM o dagli SPDC (in particolare la coazione tra TSO e contenzione), il numero e la qualità degli incidenti a carico del paziente e del personale (infortunio sul lavoro) conseguenti alla gestione della contenzione, i vissuti di chi subisce tali trattamenti.Chiediamo che i dati comprendano anche le tre Strutture regionali di neuropsichiatria infantile (Brescia, Monza e Mondino di Pavia): questa specificità ci è stata evidenziata dal settore neuropsichiatria infantile della Campagna per la Salute Mentale.
Dall’indagine si potranno ricavare dati utili per la predisposizione di programmi di formazione di base e continua per tutti gli Operatori della salute mentale per la loro crescita professionale e culturale, finalizzata anche a far cessare l'uso delle contenzioni.

La psichiatria di comunità ha il dovere di porre la questione anche per la battaglia culturale su questo tema che dobbiamo portare avanti: il saper "fare a meno delle contenzioni" deve diventare, secondo noi, parametro prioritario della valutazione di qualità dei Servizi per la salute mentale, che però non possono fare a meno della presenza al loro interno di un numero adeguato di personale.


Ringraziamo sin d’ora per l’attenzione che sarà data alla presente e, in attesa di una cortese risposta nel merito, porgiamo distinti saluti


Milano, 11 dicembre 2004



IL PRESIDENTE
( Riva dr. Eugenio )

U.R.A.Sa.M. Lombardia
Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale
Via M.A. Colonna, 57 – 20149 MILANO
Tel/fax 0239265792. e-mail: urasam@libero.it

La rubrica realizzata in collaborazione con
Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA

http://www.psichiatriabrescia.it


COLLABORAZIONI

Poche sezioni della rivista più del NOTIZIARIO possono trarre vantaggio dalla collaborazione attiva dei lettori di POL.it.  Vi invitiamo caldamente a farci pervenire notizie ed informazioni che riteneste utile diffondereo farconoscere agli altri lettori. Carlo Gozio che cura questa rubrica sarà lieto di inserire le notizie che gli farete pervenire via email.

     
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Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia ed è responsabile del Centro Residenziale Terapeutico e del Centro Diurno degli Spedali Civili di Brescia.
Cura per conto dell'Associazione Laura Saiani Consolati il sito www.psichiatriabrescia.it. e le News Territorio di Pol.it

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