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2 - Compiti specificidel sistema assistenziale

L'assetto normativo attuale del Ssn non consente di allestire a livellonazionale e, in parte nemmeno a quello regionale, una regolamentazionedettagliata e rigida del modello organizzativo di assistenza - come fuinvece realizzata nel Dm 444/90; 
persiste, ovviamente, la possibilità di proporre, sulla basedi una riflessione teorica o, preferibilmente, dell'esperienza di alcunesperimentazioni pupta, alcuni indirizzi generali circa le risposte piùidonee a raggiungere gli obiettivi che ci si prefissa. 

Un forte impulso a livello nazionale per ridefinire, in accordo conle Regioni, l'inserimento del nucleo dei Sert  in un modello operativoaziendale rappresenta, alla luce di quanto sopra, un passo indispensabileaffinché gli indirizzi organizzativi vengano ripresi con la identificazione,da parte delle Regioni, dei Centri di finanziamento (ai sensi dell'art.2 del Dlgs 502/92) e la delimitazione, nei. piani delle aziende, del ruolodelle strutture che erogano prestazioni in tale ambito. 

Per questo motivo, ma anche alla luce, dell'esperienza dell'attivazionedei Sert sembra opportuno, prima di entrare nel merito della descrizionedei modelli organizzativi, soffermarsi sulla definizione dei compitida considerare istituzionali e inderogabili per il sistema di assistenza. Ciò per garantire che la priorità assegnata, a livello nazionalealla problematica della tossicodipendenza, non venga perduta nella fasedi applicazione regionale e, ancor piu, aziendale, degli.indirizzi programmatori 

E peraltro ovvio che anche una definizione di obiettivi risulta quantomai debole se non si identificano i centn di responsabilità competentie il modello organizzativo adottato in tal senso, sembra più consonoalla attuale impostazione del Servizio sanitario pubblico proporre unaserie di indicaton relativi sia al processo produttivo che ai suoi esitibasati, in entrambi i casi, sulla valutazione dell impatto che l'interventoinduce sulla salute della popolazione (tossicodipendente e non), piuttostoche sui singoli individui in base alle risorse disponibili. 

Senza pretesa, di. esaustivita e di definizione di dettaglio sembradi poter includere nelle competenze tutte le seguenti: 

a) offerta di tutte le prestazioni terapeutiche e assistenziali riconosciutevalide ai fini dell'aiuto alla persona con problemi di abuso (di sostanzestupefacenti, ma anche di alcool, farmaci, ecc.) e alle persone coinvolte;questo concerto di "offerta completa" va riferito a un territono di unacerta vastità e popolazione, identificabile - in media - con l'aziendasanitaria; tuttavia, trattandosi di prestazioni estremamente diversificate,in termini di complessità professionale, costi e numerositàdi possibilii beneficiari, occorrerà realizzare un accurato bilanciamentofra l'esigenza di un facile accesso al servizio e la razionalizzazionedell'offerta di interventi; 

b)  l'attuazione di misure specifiche per ridurre la mortalitàe la morbosità legate alla tossicodipendenza e all'abuso disostanze, con particolare riferimento alla mortalità da episodiacuti; 

c)  la raccolta degli elementi informativi (di base e specifici)necessari per una definizione epidemiologica delle caratteristiche localidel problema; 

d)  la partecipazione alle strategie aziendali e localirelative alla prevenzione primaria e alle problematiche relative; 

e)  la formazione permanente del personale in servizio ela collaborazione con le strutture istituzionali della formazione; 

f)  la valutazione periodica dei risultati terapeutici edel conseguirnento degli obiettivi assistenziali; 

g)  la collaborazione con le altre istituzioni coinvolte,per la definizione della strategia locale complessiva di contrasto delfenomeno della droga. 

Da questa lista di obiettivi possono essere già ricavati unaserie di indicatori per la valutazione del processo (es.: percentuale ditossicodipendenti del territorio che risultano in contatto o in trattamento,attività e funzionalità del rapporto con le altre istituzioni)o di risultato (diminuzione della mortalità e morbosità -globale o solo dei soggetti in trattamento - diminuzione della prevalenzadi comportarnenti a maggior rischio, etc.), fatta salva l'applicazione,in tale ambito delle tecniche di pianificazione, programmazione, controllo.


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