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"Molecular Genetics and Human Personality"

edited by Jonathan Benjamin, Richard P. Ebstein, Robert H.Belmaker

American Psychiatric Publishing, pg. 356, $ 55.00

Washington D.C., 2002.

Questo volume in diciotto capitoli con 35 contributori va letto in parallelo con quello di Maffei, Battaglia e Fossati. (Laterza, Editori, 2002)

Esso si basa largamente sull’interessante modello di Cloninger (1994) che prevede

quattro dimensioni del temperamento (su base genetica) :

Evitamento del danno (Harm Avoidance)(5-HTTLPR)

Ricerca della Novità (Novelty Seeking)( DRD4)

Dipendenza dalla ricompensa (Reward Dependance)

Persistenza (Persistence)

tre dimensioni del carattere (scarsamente ereditabili, ma influenzate dall’apprendimento sociale e dalle attese culturali dei ruoli)

Autodirezionalità (Self-directedness)+

Cooperatività (Cooperativeness)

Autotrascendenza (Self-trascendence)

Il libro, nei vari contributi, elenca una serie di ricerche che sembrano convalidare l’utilità diagnostica di questo modello (tra l’altro appena e fuggevolmente citato anche nell’ultima edizione del "Trattato Italiano di Psichiatria", 2000).

Il gene del recettore D4 per la dopamina (DRD4), a sette alleli, è stato messo in relazione ai tratti "Novelty Seeking" anche se ad una significatività <0.02 .

Il gene del recettore dopaminergico D2 (recettore collegato all’inibizione della produzione di AMP ciclico) chiamato DRD2 Taqu1 è collegato alla manifestazione clinica dell’alcolismo.

Il gene che codifica il trasportatore della serotonina (5-HTTLPR) nei suoi due alleli, lungo e corto, ha mostrato maggiore correlazione alle espressioni negative dell’emozione (ansia, ostilità, depressione) con l’allele corto, piuttosto che con il suo allele lungo.

Per contro l’allele corto del gene 5-HTTLPR stimola il comportamento di evitamento del danno

Il polimorfismo genetico DRD4, 5-HTTLRP ha mostrato infatti che gli alleli lunghi del primo contrastano gli alleli corti del secondo

L’eredità dei tratti temperamentali è ora declinata in termini di polimorfismo genetico: i tratti e le malattie hanno luogo quando un individuo eredita un numero critico di varianti di quel gene che possano influenzare una funzione. I tratti di personalità e comportamentali sono poligenici ed ogni gene contribuisce solo ad una piccola percentuale della variazione; tratti differenti possono avere dei geni in comune e la variazione dei genotipi può essere importante come la variazione dei geni.

E tuttavia va precisato che non è stata confermata qui l’ipotesi primitiva di Cloninger (1987) che i tratti di ricerca della novità fossero regolati dai geni dopaminergici, quelli della dipendenza dalla ricompensa dai geni serotoninergici e quelli dell’evitamento del danno dai geni serotoninergici.

Ad esempio per i tratti di Ricerca di Novità i geni dopaminergici contavano solamente per il 5,25%, ma contavano l’8,84 % per i tratti di Evitamento del Danno, per il 5,92 % per i tratti di Persistenza, per il 5,34 % per i tratti di Auto-direzionalità ed il 9,64 % per tratti di Auto-trascendenza .

Sia il temperamento che il carattere sono formazioni multidimensionali con proprietà auto-organizzative ed auto-regolative : si tratta pertanto di un modello adattivo complesso con dinamiche non lineari. Le dimensioni del carattere si sviluppano gradualmente (stepwise) dall’infanzia fino all’età adulta.

Si tratta di un contributo chiaro,agile, aggiornato di quella che sarà nei prossimi decenni una branca importante della psichiatria. Richiede peraltro una competenza di base ed una buona conoscenza dell’inglese.

Antonio A. Rizzoli

(Venezia)

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