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GLI PSICOFARMACI E LA FUNZIONALITA’SESSUALE NELLA PRATICA CLINICA

Catello Orazzo, Francesca Bortolotti e Palmiero Monteleone

 

Istituto di Psichiatria,

Seconda Università di Napoli

 

 

 

1) INTRODUZIONE

2) LE DISFUNZIONI SESSUALI SECONDARIE A TRATTAMENTO CON PSICOFARMACI E IL DSM IV

3) BASI BIOLOGICHE DELLE FUNZIONI SESSUALI

4) GLI ANTIDEPRESSIVI E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

5) GLI ANTIPSICOTICI E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

6) I SALI DI LITIO E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

7) LE BENZODIAZEPINE E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

8) CONCLUSIONI

9) BIBLIOGRAFIA E TABELLE

 

 

Le BDZ e la funzionalità sessuale

 

I DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE NEI SOGGETTI ANSIOSI

Le disfunzioni sessuali non rappresentano un sintomo primario dei disturbi d'ansia. La disfunzione sessuale, quando presente, si spiega attraverso i meccanismi psicopatologici interpretabili come ansia d'attesa, di prestazione, anticipatoria, evitamento e demoralizzazione.

L'inibizione del comportamento sessuale è il disturbo che più frequentemente riguarda gli ansiosi cronici di entrambi i sessi. I maschi spesso soffrono di eiaculazione precoce, talvolta di impotenza; le donne riferiscono, spesso, anorgasmia, vaginismo o dispareunia.

L'insuccesso prestazionale può essere causa di ulteriore ansia, di paure e di angoscia, generando, così, circoli viziosi dai quali può essere difficoltoso uscire. Questi circoli viziosi possono comportare una totale scomparsa dell'eccitamento sessuale con una diradazione dei tentativi e una prevalenza dell'ansia sul desiderio.

La presenza di disfunzioni sessuali in corso di disturbi d'ansia non è, comunque, la regola in quanto esistono molti soggetti con nevrosi d'ansia che conservano una buona funzionalità sessuale.

LE DISFUNZIONI SESSUALI INDOTTE DA BDZ

Nel corso degli anni ‘60 si sono accumulati i primi dati relativi all'interferenza delle BDZ con le funzioni sessuali. Nel 1964, ad es., venne riportato il caso di un paziente ansioso che, in seguito all'assunzione di clordiazepossido (30 mg pro die), manifestò un ritardo dell'eiaculazione fino alla sua totale scomparsa; la sospensione del farmaco comportò un pronto ripristino di questa funzione (41). Nel corso degli anni, le descrizioni di alterazioni delle funzioni sessuali in seguito a trattamento con BDZ si sono succedute. Nel 1985 è stato descritto un caso di inibizione dell'orgasmo in una donna con disturbo borderline di personalità, dopo somministrazione di alprazolam al dosaggio di 7 mg pro die.

In uno studio controllato è stata dimostrata una correlazione dose-dipendente tra diazepam e ritardo dell'orgasmo ottenuto con la masturbazione in donne volontarie asintomatiche (65).

Ricordiamo, inoltre, che esiste un'opinione diffusa secondo la quale le BDZ provocherebbero problemi erettili. Non esistono però evidenze convincenti che confermino tale affermazione.

La capacità delle BDZ di ritardare l'eiaculazione è stata utilizzata per curare pazienti con eiaculazione precoce. Nel 1987, Segraves ha descritto il caso di un paziente 71enne, eiaculatore precoce, il quale ha ottenuto rapporti soddisfacenti in seguito a trattamento con 0.5 o 1 mg di lorazepam, assunto circa 30 minuti prima del rapporto sessuale (75).

La diagnosi differenziale tra i disturbi sessuali secondari all'ansia e quelli secondari all'uso delle BDZ non risulta, in genere, difficile: tra i primi è molto diffusa l'eiaculazione precoce, mentre tra i secondi si riscontra soprattutto un ritardo dell'eiaculazione o dell'orgasmo. La storia clinica e la valutazione del rapporto temporale tra la comparsa della sintomatologia e l'assunzione del farmaco, permetterà, nella maggior parte dei casi, di dirimere ogni dubbio.

 

BASI BIOCHIMICHE DELLE DISFUNZIONI SESSUALI INDOTTE DA BDZ

Il meccanismo col quale le BDZ generano i disturbi sessuali appena descritti è poco chiaro. E' noto che il potenziamento della trasmissione GABAergica da parte delle BDZ si ripercuote su diverse vie neurotrasmettitoriali con un'azione inibitoria. Tra le vie maggiormente coinvolte ricordiamo quella noradrenergica, dopaminergica, colinergica, serotoninergica.

E' possibile ipotizzare che l'inibizione noradrenergica, dopaminergica e colinergica possano essere, almeno in parte, coinvolte nella genesi delle disfunzioni sessuali indotte da BDZ. L'inibizione della trasmissione serotoninergica non dovrebbe teoricamente comportare un'inibizione delle funzioni sessuali; va ricordato, comunque, che le vie serotoninergiche interferiscono ampiamente con altre vie neurotrasmettitoriali.

 

TRATTAMENTO DELLE DISFUNZIONI SESSUALI INDOTTE DA BDZ

Le disfunzioni sessuali indotte da BDZ sono completamente reversibili in seguito alla sospensione del trattamento. Pertanto, in caso di DSSP da BDZ si consiglia una riduzione della posologia o, se necessario, una sospensione del trattamento.


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