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IL COSTO ECONOMICO DEI DISTURBI D'ANSIA: UNA REVIEW

Mario Amore*; Stefano Salvatori**

*Ricercatore, Clinica Psichiatrica, Bologna

**Pharmacia and Upjohn, Milano

 

IL DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATA

LE SOMATIZZAZIONI

IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO

L'ANSIA E IL CUORE

GLi STATI FOBICI

PATOLOGIA ANSIOSA E OSPEDALIZZAZIONE

BIBLIOGRAFIA

TABELLE

L'ansia e il cuore

Il cuore è stato al centro di quelle che oggi definiremmo le interrelazioni psicosomatiche "cuore-cervello" fin dall'Antico Egitto (53), ma gli studi clinici sulle manifestazioni cardiologiche dell'ansia risalgono al XIX secolo. Hope (54) nel 1832 trattò di "palpitazioni, e precisamente nervose", di natura "occasionale", con isteria, ipocondria e dispepsia. Williams (55) nel 1836 citò Carvisart e Testa che avevano individuato quei fenomeni (o sindromi) in tempo di guerra, il primo durante la Rivoluzione francese ed il secondo durante le sommosse popolari del Risorgimento in Italia. Myers (56), un chirurgo militare delle Coldstream Guards in India, riportò nel 1870 i dati sull'epidemiologia del c.d. "cuore del soldato" e, l'anno seguente, Da Costa (57) parlò di "cuore irritabile", terminologia già usata da MacLean (58) nel 1867: era nato l'attacco di panico.

I Disturbi d'Ansia, dell'umore e la schizofrenia sono le patologie più studiate e correlate alle patologie cardiovascolari. Sei studi passano in rassegna gli esiti cardiovascolari dei pazienti con Disturbi d'ansia.

In un follow up di 12 anni su 155 pazienti sofferenti di Disturbi d'Ansia Coryell et al. (59) trovarono un'alta percentuale di decessi attribuiti a malattie cardiovascolari o cerebrovascolari. Quattro anni prima lo stesso Coryell et al. (60) aveva segnalato un'elevata incidenza di mortalità dovuta a problemi cardio e cerebrovascolari su 113 panickers in un follow up durato 35 anni.

Sims et al. (61) riferiscono una più alta mortalità per arteriosclerosi in pazienti ansiosi. Sulla base dell'ECA Study (62) si trova un collegamento tra DAP e patologie cardiovascolari.

Su sette ulteriori studi sull'argomento (65-71), due attribuiscono importanza all'ansia fobica quale causa di malattia cardiovascolare (70, 71). In particolare Haines (70) rileva una elevata combinazione fra l'ansia fobica e il rischio di malattia coronarica fatale a sei anni, anche quando venivano considerati altri fattori di rischio.

Tutti i restanti 5 studi hanno una vasta casistica, con l'esclusione di quello di Thiel et al. (68) sono prospettici e riportano valori di rischio relativo da 1,6 a 6,1. Solo gli studi di Martin et al. (63) e Allgulander e Laori (64) negano l'associazione tra Disturbi d'Ansia e patologia cardiovascolare. Numerosi studi hanno identificato un'alta prevalenza di DAP fra i pazienti con dolore toracico; tra quanti si sottopongono ad angiografia coronarica con risultati negativi, il 30-50% soffre di DAP (72-76). Questo significa che circa 150.000 pazienti sui 500.000 che annualmente negli USA vengono sottoposti a cateterismo cardiaco non risultano affetti da una patologia coronarica (77,78). Anche se vengono rassicurati sulle loro condizioni di buona salute riguardo alla funzionalità cardiaca, molti di questi soggetti manifestano ancora sintomi d'ansia, disabilità sociale e lavorativa (79-82) e ricercano spesso una terapia specifica (83-86). Carter et al. (87) hanno accertato una elevata incidenza di DAP anche nei pazienti sottoposti a scintigrafia cardiaca per dolore atipico toracico.

E' evidente l'impatto sui costi economici e sociali che queste patologie correlate possono comportare.


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