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Linee guida sui disturbi del comportamento alimentare
Anoressia,bulimia e obesità: in arrivo un coordinamento
Adottato il regolamento ex Dlgs 124/1998

(da Il Sole24 Ore Sanita' n° 20 del 22-28 maggio 2001)

notizia curata da Gennaro Esposito



Impiego di operatori esperti e una rete di strutture operative che assicurino
efficacia ed economicità. Sono i due cardini attorno a cui
ruota la Proposta di modello organizzativo per l'assistenza alle persone
colpite da anoressia, bulimia e obesità,elaborata nellíambito delle linee guida
destinate alle Regioni e preparate dallacommissione ministeriale istituita
nel marzo del 1997 dal ministro dellaSanità, Umberto Veronesi.

Secondo il progetto della commissione,sul territorio nazionale andranno
create :
- 75 unità ambulatorialicon il compito di seguire 30mila casi;
- 50 centridiurni e day hospital per 4mila e 400posti di degenza líanno (con due
mesi di durata media di ricovero);
- 30 servizi di degenzariabilitativi residenziali per 120 posti di degenza líanno
(con tre mesi di durata media di ricovero).

Obiettivo delle linee guida è infattisoprattutto mettere ordine nella
ìgiunglaî attuale degli interventi, dannosiper líerario, ma anche per i malati.
Quanti in Italia? Sono circa 65mila,soprattutto donne (il rapporto rispetto
agli uomini è di 10 a 1)tra i 15 e i 24 anni, e aumentano al ritmo di 8.500
líanno.

Al momento, a prendersene cura èuna serie di operatori e di strutture
scoordinate sul territorio: dei disturbi del comportamento alimentare
si occupano i dipartimenti materno-infantili,così come i consultori, i dipartimenti
di salute mentale così comei servizi per le tossicodipendenze; i dipartimenti
di salute e prevenzione e i servizi ambulatoriali od ospedalieri di
medicina generale o specialistica. Oltre, naturalmente, ai servizi sociali comunali
e a tutti i settori del privato sociale.

Per la commissione ministeriale di esperti,la rete di assistenza da istituire
dovrà scongiurare soprattuttoi rischi di cronicità. La possibilità di recidive,
infatti, oscilla tra il 30 e il 40%,anche se la mortalità dellí8-10%, rilevata fino
a una decina di anni fa, si èridotta allí1-2%. Riescono a guarire sette malati
su dieci.

«Chi non ce la fa - spiega Fausto Manara, presidente della Società
italiana per gli studi dei comportamenti alimentari - non è sufficientemente
motivato. Proprio per questo è necessario un trattamento di équipe,
líunico in grado di garantire un veroaiuto per i pazienti».




Osservatorio Salute mentale: nominati i componenti

Il ministro Veronesi ha nominato i componenti dellíOsservatorio
per la tutela della salute mentale chedeve attuare i provvedimenti
legislativi e amministrativi, oltre astabilire il raccordo con Regioni ed enti locali.
Líosservatorio è composto da rappresentantidei ministeri della Sanità, dellíInterno,
della Giustizia, del Tesoro e del Dipartimento degli affari sociali, oltre a quelli designati
dalla Stato-Regioni e dalle associazionidi volontariato e dei familiari.
 


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