"A dieci anni dalla costituzione della Fondazione "La città del sole"-Onlus, e a 30 anni dalla promulgazione della legge 180, la cosiddetta legge Basaglia oggi pesantemente messa in discussione dalle proposte di modifica avanzate dalla maggioranza di governo in Parlamento, le prospettive per chi si occupa di salute mentale non sono rassicuranti". A denunciarlo è Clara Sereni, che della Fondazione è presidente.

"Quel che ci preoccupa — afferma la scrittrice, cui è stato conferito quest’anno il premio Basaglia — non è solo il puntuale assottigliarsi delle risorse messe a disposizione del Servizio sanitario, che penalizzano l’intero lavoro dei servizi pubblici. Di più ci preoccupa il pensiero che sta dietro alle proposte di modifiche: non basta definire umanizzati gli ospedali psichiatrici previsti dalle nuove normative, con potenzialità fino a 200 letti: la loro localizzazione, le caratteristiche che vengono loro attribuite, ne fanno dei veri e propri manicomi".

"Contro una scelta che farebbe tornare indietro l’Italia di trent’anni, per guardare al futuro e non a un passato che non deve tornare, per fare il punto sul proficuo lavoro che tanti soggetti, su e giù per l’Italia, svolgono da anni, abbiamo dunque deciso di proporre di incontrarci a Perugia, città da sempre all’avanguardia nella lotta all’emarginazione e all’esclusione".

Il convegno che si terrà il 28 e 29 novembre p.v. vuole mettere a confronto figure importanti del panorama umbro e nazionale per permettere a tutti i partecipanti di raccogliere e confrontare informazioni ed esperienze ma soprattutto per rafforzare la rete di relazioni che raccorda chi si occupa di salute mentale.

"Per non limitarci ad ascoltare ancora, l’ennesima volta, le voci del ghetto degli "addetti alla sofferenza", abbiamo chiamato a discutere anche persone che si occupano di argomenti apparentemente "altri": di università, ad esempio, o di lavoro, di medicina di famiglia, di impresa. Perché? Perché chi ha una sofferenza psichica ha, quanto e più di chiunque altro, bisogno di normali opportunità di vita: una casa in cui abitare, un lavoro che conferisca dignità e identità, dei luoghi in cui svolgere attività del tempo libero, e soprattutto relazioni sociali dotate di senso".