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L'USO PROTRATTO DI GRANDI QUANTITATIVI DI COCAINA PORTA A DEFICIT COGNITIVI CRONICI

Traduzione a cura di Maria Giovanna Bassi

Fonte: J Neuropsychiatry Clin Neurosci 1999;11:361-369.

WESTPORT, 2 agosto (Reuters Health) Secondo una relazione pubblicata nel numero estivo del Journal of Neuropsychiatry and Clinical Neurosciences, unassunzione protratta nel tempo di grandi quantità di cocaina può portare a deficit cognitivi cronici dose-dipendenti.

"Questo studio contribuisce alla sempre maggiore e sempre più preoccupante evidenza che luso di forti quantitativi di cocaina può portare a deficit cronici a carico delle abilità che appaiono particolarmente necessarie nella scuola e nel lavoro" dice il dott. Alan I. Leshner, direttore dellistituto nazionale sullabuso di farmaci, in un comunicato dellistituto sui risultati della ricerca.

La dottoressa Karen I. Bolla, della Johns Hopkins University di Baltimora, insieme alla sua équipe ha somministrato una batteria di test neuropsicologici a 30 persone che avevano fatto un uso cronico di forti quantità di cocaina (ma che al momento dello studio erano tutti astinenti) e ad un gruppo di controllo costituito da persone che non facevano né avevano mai fatto uso di droghe. Le persone cocainomani avevano assunto la sostanza almeno quattro volte al mese per almeno un anno.

Anche dopo i controlli effettuati su tutti i possibili fattori associati alle funzioni cognitive, ad esempio grado di istruzione ed intelligenza, i cocainomani hanno mostrato "(SIGMA) croniche diminuzioni delle prestazioni neurocomportamentali". Tali deficit sembrano coinvolgere soprattutto i comportamenti associati alla corteccia prefrontale quali attenzione, capacità di pianificare le azioni e funzioni esecutive. Gli effetti negativi erano correalti soprattutto allintensità delluso di cocaina, più che alla frequenza o alla durata dello stesso.

Questi risultati potrebbero avere importanti implicazioni cliniche. La dottoressa Bolla ed il suo team dicono "ad esempio, anche lievi cambiamenti rispetto al livello di base per quanto riguarda le funzioni cognitive potrebbero avere una notevole importanza per quanto riguarda il consolidarsi di un comportamento di dipendenza dalla sostanza."

La consapevolezza di stare compiendo unattività non adeguata può venire compromessa e ciò può contribuire alla "incapacità cronica del cocainomane di interrompere il suo comportamento autodistruttivo di appetizione nei confronti della sostanza:"

I ricercatori concludono che una migliore comprensione dei deficit cognitivi osservati potrebbe aiutare nel contesto delle linee guida per le terapie riabilitative dei cocainomani.



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