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FONDIPER DARE IL VIA AI  D.S.M.
Ricostituito l'Osservatorio ministeriale,ma la scadenza è a fine di quest'anno
La Consulta: Servono 5 miliardiper applicare il Progetto Obiettivo sul territorio

(dal Sole 24 Ore Sanita del 31 ottobre-6novembre 2000)

di M.Ca.

notizia a cura di Gennaro Esposito



A meta' novembre sarà insediato,presso il ministero della Sanità, il nuovo Osservatorio per la tuteladella salute mentale 1999-2000 - costituito con decreto del ministro il3 agosto 2000 - e che avrà, come previsto dal Dm31 marzo 2000, uncomitato di presidenza.

La convocazione cade in un momento particolarmentedifficile per le politiche di salute mentale, che si stanno giocando almenosu due distinti tavoli. Il primo riguarda l'impostazione da dare alla Conferenzasulla salute mentale programmata per metà gennaio 2001 a Roma, perla quale la Consulta nazionale per la salute mentale ha più voltemanifestato diverse perplessità, fino a chiedere una revisione radicaleche determini il passaggio da un convegno scientifico a una conferenzaprogrammatica per le politiche di salute mentale, con risultati e impegniconcreti da parte di tutti gli attori istituzionali.

In particolare, la Consulta ha chiestoiniziative finalizzate all'attuazione del progetto-obiettivo «Tuteladella salute mentale 1998-2000» - elaborato e condiviso dalle associazionidei familiari, scientifiche e di volontariato e dalle Regioni - e ritieneerrata l'ipotesi, più volte avanzata dal ministero, di finalizzarela conferenza alla definizione di un terzo progetto-obiettivo Tutela dellasalute mentale da inserire all'interno del Psn 2001-2003.

A questo proposito è opportuno ricordareche la conferenza è nata sulla spinta delle associazioni dei familiarida una decisione dell'ex ministro Bindi, che aveva anche ottenuto dalleRegioni la formale promessa di un investimento di almeno il 5% dei lorofondi sanitari per le attività dei dipartimenti di salute mentale.

Il secondo tavolo riguarda la partita dellaFinanziaria in cui, a fronte di diverse decine di miliardi destinati aspecifiche attività sociali e sanitarie (terza età, pedofilia,adroterapia oncologica, Osservatorio nazionale per la promozione dellasalute, attività formative di alta specializzazione ecc.) non viè alcun riferimento a un settore come la salute mentale, che presentaancora oggi drammatiche inadempienze e per il quale è emersa lanecessità, per la prima volta in Italia, di organizzare una Conferenzanazionale.

La Consulta ha pertanto chiesto al Governoe al Parlamento un investimento di 5 miliardi per poter avviare alcuniprocessi di cambiamento, collaterali alle attività istituzionali,già da finanziare con i fondi sanitari, ma di grande rilevanza strategica.
 

In particolare le proposte prevedono unprogramma nazionale di comunicazione e di informazione contro lo stigmae il pregiudizio sulla malattia mentale, progetti regionali di prevenzioneper la salute mentale in ambito scolastico e nella medicina di base, l'utilizzazionereale per la salute mentale dei redditi prodotti dalla vendita o dallalocazione dei beni mobili e immobili degli ex ospedali psichiatrici.

La Consulta ha anche espresso perplessitàper il varo del nuovo Osservatorio, ritenendolo inadeguato sia per le modalitàcostitutive - scadenza al 31 dicembre 2000 e assenza di risorse economiche- sia per le finalità, che si dovrebbero esaurire nella elaborazionedi un nuovo progetto-obiettivo, che in questo momento non è sentitodal mondo della psichiatria come rilevante.

La Consulta, invece, ha proposto, fra gliutilizzi previsti per i 5 miliardi chiesti con la Finanziaria, l'istituzionedi una Agenzia nazionale per la salute mentale (Ansam), nell'ambito dell'Assr,con compiti di verifica quantitativa e qualitativa di supporto e di consulenzaalle Regioni e ai Comuni ai fini del monitoraggio, della valutazione, dellapromozione e dell'attuazione del progetto-obiettivo.

M.Ca.


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