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Vol.3 Issue 3 MARZO 1997

INTRODUZIONE

I disturbi organici e psichici legati all'abuso di bevande alcoliche rappresentano un problema medico e sociale di ampia portata e di complesso approccio. Si stima che circa il trenta per cento dei ricoveri negli ospedali generali sia causato da patologie alcol-correlate e che in circa un terzo dei ricoveri in ambiente psichiatrico ci siano problemi da abuso di alcol (Mauri e Pezzica, 1993). In una recente stima si e' calcolato che il 13,8 % degli abitanti degli Stati Uniti incorreranno almeno una volta nella vita un disturbo da dipendenza alcolica (American Psychiatric Association, 1995). Anche in Italia si calcola che il 20% circa della popolazione consumi bevande alcoliche in maniera smodata e che circa un terzo di essi soffra di un vero e proprio disturbo di dipendenza (Mauri e Pezzica, 1993).
I Disturbi da abuso di alcol hanno un decorso variabile che e' frequentemente caratterizzato da periodi di remissione e di ricadute. E sebbene molti individui raggiungono uno stato di sobrietà senza trattamenti attivi la maggior parte di essi necessitano di trattamenti che mettano fine ai cicli di remissioni e di ricadute. La relazione tra abuso di alcol e alcol-dipendenza e' anch'essa variabile: in un o studio e' stato calcolato che solo il 30 % dei pazienti affetti da disturbo da uso di alcol (DSM IV) soddisfacevano anche i criteri della dipendenza alcolica (Hasin D.S. et al., 1990).
Lo scopo del trattamento a lungo termine dei pazienti alcol-dipendenti e' identico a quello degli altri casi di dipendenza da sostanze: astinenza (o forte riduzione del consumo e degli effetti), prevenzione delle ricadute, riabilitazione. Ci sono alcune controversie circa l'opportunità o meno di arrivare ad una astinenza assoluta o piuttosto ad una forte riduzione. Alcuni Autori a conclusione di una ampia rassegna sull'argomento hanno sostenuto che sia possibile un uso controllato di bevande alcoliche nei casi di minore gravità e che il raggiungimento di una moderata assunzione di alcolici sia un risultato accettabile in casi particolari di bassa gravità (Rosenberg H, 1993).
Per la maggior parte dei pazienti tuttavia, la completa astinenza e' l'unico risultato soddisfacente. Sono numerosi gli studi che documentano l'efficacia del trattamento della dipendenza alcolica: si calcola che circa il 70% di tutti i pazienti manifesta una riduzione dei giorni di consumo di alcol ed un miglioramento delle condizioni di salute generale in sei mesi (American Psychiatric Association, 1995).
Sebbene la maggior parte dei pazienti trattati per disturbo da uso di alcol mostrano almeno un episodio di ricaduta durante l'anno le evidenze cliniche e sperimentali non lasciano dubbi sull'opportunità di attuare questi trattamenti. Per esempio: in una popolazione di forti bevitori che bevevano grosse quantità di bevande alcoliche nel 75 % dei giorni dell'anno, dopo il trattamento limitavano il bere ad un 10-30% dei giorni in cui solo il 5-10% dei giorni bevevano quantità di alcol paragonabili al periodo pre-trattamento (McKay J.R., 1992).
Il trattamento della dipendenza alcolica ha mostrato anche di poter migliorare la funzionalità familiare, coniugale, e i disturbi psichici eventualmente collegati (American Psychiatric Association, 1995). E' importante in fine sottolineare che problemi medici, diagnosi psichiatriche addizionali e familiarità per alcolismo diminuiscono significativamente la percentuale di successo dei trattamenti (Janiri et al., 1996).



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