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    5. Azioni intraprese dall'Unione Europea

    In assenza di sostanziali cambiamenti politici od organizzativi nell'Unioneeuropea, il terzo piano d'azione europeo per la lotta alla drogarimane il quadro generale per l'azione contro gli stupefacenti, nel contestodella nuova struttura giuridica istituita dal trattato di Maastricht perun approccio integrato di lotta alla droga.

    Il piano si articola su tre settori:

    a) riduzione della domanda;
    b) riduzione dell'offerta;
    c) cooperazione internazionale,
    con una maggiore cooperazione tra le politiche antidroga. La disponibilitàdi informazioni affidabili e con fondamento scientifico è ritenutasempre più un requisito indispensabile per qualsiasi strategia efficacedi lotta alla droga. I progressi più significativi compiuti nel1997 riguardano settori mirati di attività, modifiche delle modalitàdi finanziamento interno e l'evoluzione delle azioni esterne.

    1. Settori di attività:  la misura più rilevantenel settore della riduzione della domanda è stata l'attuazione delprogramma di azione comunitaria per la prevenzione della tossicodipendenza,volto a incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri e a sostenernegli sforzi. Verranno promosse azioni nei seguenti settori: raccoltadei dati, ricerca e valutazione, informazione, istruzione e formazionein campo sanitario. Nel 1997 sono stati sostenuti 22 progetti diprevenzione. Altre attività di riduzione della domanda prevedevanolareintegrazione dei tossicodipendenti (tramite l'iniziativa "Occupazione-Integra")e una proposta di limitare l'incidenza della guida sotto l'influsso dialcol, farmaci o droghe illecite. Le principali iniziative di riduzionedell'offerta hanno riguardato il controllo del commercio di sostanze chimicheutilizzate per la produzione di droghe illecite ("precursori") e una maggioreattenzione alle strategie contro il riciclaggio di denaro sporco. Nel contestodi un' iniziativa generale volta alla promozione della cooperazione internazionale,il programma multinazionale Phare per la lotta alla droga sorvegliagli sforzi in materia di controllo delle droghe dei dieci Paesi dell'EuropaCentrale e Orientale (Peco) che si stanno preparando all'adesione all'Unioneeuropea. E' stato adottato ed è entrato in vigore un regolamentoche stabilisce i principi, gli obiettivi e le modalità della cooperazioneUe Nord-Sud nel campo della lotta contro la droga e la tossicomania [(Ce)n. 2046/97 del 13 ottobre]. Nel giugno del 1997, il trattato di Amsterdamha potenziato l'azione comunitaria di riduzione dei danni alla salute connessicon le droghe, compresa la formazione e la prevenzione, per il consolidamentodi nuovi obiettivi e l'azione comunitaria in materia dì giustiziae sicurezza.

    2. Attività di finanziamento interno:  nel 1997,l'Ue ha finanziato otto linee di bilancio, di cui tre specificheper le droghe, a un costo di 33 milioni di Ecu.
    Sono:

    • il «Programma di azione comunitaria per la prevenzione della tossicodipendenza»(conun bilancio annuo di 4,9 milioni di Ecu di cui il 69% speso a sostegnodelle reti europee),
    • «Aspetti globali della lotta contro le droghe» (conuna dotazione annua di 1,2 milioni di Ecu, di cui il 67% speso per la riduzionedell'offerta) e «Oedt» (con un bilancio complessivodi 6,3 milioni di ecu, a sostegno della ricerca, formazione e informazione,analisi e scambi).
    Gli altri principali settori della spesa interna sono rappresentati:
    • dal programma «Occupazione-Integra» a favore dellareintegrazione dei tossicodipendenti (18,4 milioni di Ecu);
    • la cooperazione nel campo della giustizia e affari interni (4,5milioni di Ecu);
    • il programma di ricerca Bio-Med sugli aspetti neurofisiologici dellatossicodipendenza (1 milione di Ecu).


    La cifra totale della spesa interna del 1997 è stata di33,3 milioni di Ecu, in aumento rispetto ai 15,2 milioni di Ecu spesinel 1996.
     

    3. Attività di spesa esterna: nel 1997 sono state finanziateduelinee di bilancio specifiche connesse alle droghe, per:

    • la «cooperazione Nord/Sud» (8,9 milioni di Ecu per ilfinanziamento della riduiione della domanda, sforzi di applicazione dellalegislazione e controllo dei precursori chimici in America Latina, Asia,Caraibi e Africa e nella regione mediterranea);
    • il «programma multinazionale» Phare per la lotta alladroga (5 milioni di Ecu per costituire sistemi informativi, istituire unalegislazione contro il riciclaggio di proventi di attività illecite,rendere il controllo dei precursori compatibile con i sistemi dell'Unioneeuropea, per la strategia di riduzione della domanda e la formazione delpersonale).
    Nel 1997 le linee di bilancio non specifiche per progetti contro la drogapresentavano una dotazione di 6,2 milioni di Ecu, di cui il 92% èstato speso nella regione africana e l'8% nella regione caraibica. L'81%dell'importo totale è stato destinato a progetti in attivitàdi riduzione della domanda.

    Complessivamente, nel 1997 sono stati spesi oltre 53 milioni di Ecuper azioni antidroga: il 62% per azioni interne all'Unione europea e il38% per azioni esterne. Nell'Unione europea, la stragrande maggioranzadella dotazione è stata impiegata per azioni di riabilitazione,mentre nei Paesi extra Ue il 60% del bilancio esterno è stato destinatoalle regioni africane e Peco. Tale iniporto è lievemente inferioreal totale di 61 milioni di Ecu spesi nel 1996, a fronte di un notevoleaumento della quota della spesa interna dal 1996.


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