logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina


spazio bianco

THE REQUEST FOR ASSISTANCE IN DYING. THE NEED FOR PSYCHIATRIC CONSULTATION

LA RICHIESTA DI ASSISTENZA IN FASE TERMINALE. LA NECESSITÀ DI CONSULENZA PSICHIATRICA.

BAILE WF, DI MAGGIO JR, SCHAPIRA DV, JANOFSKY JSCANCER 72:2788-2791; 1993

Introduzione: in anni recenti si è molto dibattuto sulla questione riguardante il proseguimento delle cure mediche per quei pazienti malati terminali. Alcuni casi hanno attirato l’attenzione sul fatto che le tecnologie mediche sono attualmente in grado di prolungare l’esistenza anche se in uno stato vegetativo, senza consapevolezza o possibilità di stabilire interazioni umane. Molti sostengono che "questa non è vita". Sono sorte iniziative pubbliche e proposte legislative per sensibilizzare al problema dell’eutanasia e del suicidio assistito intesi come mezzi per porre una fine alla sofferenza di quei pazienti affetti da una malattia allo stadio terminali. Non sono però stati sufficientemente presi in considerazione le valutazioni dei fattori psicosociali che potrebbero motivare la richiesta di una morte prematura, in quanto certi stati mentali e determinati problemi emotivi possono portare ad un sentimento di sconforto e al desiderio di morire. Sebbene ci sia l’accordo sul fatto che ridurre la sofferenza dei pazienti terminali interrompendo il trattamento medico sia una meta accettabile, è in atto un dibattito rispetto all’opportunità che il medico assista attivamente i propri pazienti nella morte e rispetto al fatto che il paziente ha il diritto di morire nel momento in cui lo decide.

Scopo: illustrare l’importanza di una valutazione psicosociale rispetto alla richiesta di morte assistita, mostrando come problemi emotivi e mentali differenti possono condurre a un sentimento di disperazione e al desiderio di porre termine alla propria vita..

Metodi: sono stati analizzati quattro casi di pazienti ammalati di tumore che hanno espresso il desiderio di porre prematuramente fine alla loro vita. Questi casi sono stati valutati da un punto di vista di funzioni mentali ed emotive (disturbi affettivi, questioni di tipo psicodinamico, disturbi mentali organici). I pazienti hanno ricevuto una consulenza al Psychosocial Medicine Service del H. Lee Moffitt Cancer Center di Tampa, Florida.

Risultati: si è potuto osservare che dolore, sofferenza, disturbo mentale organico, depressione e aspetti di personalità giocano un ruolo significativo nella richiesta da parte del paziente di morte assistita.

Conclusioni: appare necessario effettuare una valutazione psicosociale che determini la presenza o l’assenza di disturbi psichiatrici in quei pazienti che richiedono una morte assistita. Deve inoltre essere valutata la razionalità o l’irrazionalità della scelta del paziente in quanto la presenza di problemi di ordine emotivo non preclude necessariamente la capacità di esprimere il proprio consenso informato. È stata proposta un’intervista che, tra le altre cose, esplora: lo scopo di questo tipo di richieste, la congruenza con il sistema di valori del paziente, la valutazione di eventuali aspetti finanziari, l’effetto del suicidio sui parenti, la paura di diventare un peso e le alternative al suicidio. Un’attenta valutazione del paziente è necessaria per salvaguardarsi da richieste precipitose effettuate da soggetti che si trovano in una situazione emotiva particolarmente traumatica o che potrebbero soffrire di un disturbo psichiatrico non riconosciuto. In alcuni casi i pazienti possono essere aiutati a gestire i loro sintomi o assistiti nella ricerca di un’alternativa accettabile a una morte prematura. Il sistema legale appare carente rispetto alla questione. spazio bianco

RED CRAB DESIGN

spazio bianco

Priory lodge LTD