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TOMPSON MC. REA MM. GOLDSTEIN MJ. MIKLOWITZ DJ. WEISMAN AG.

Difficulty in implementing a family intervention for bipolar disorder: the predictive role of patient and family attributes.

Family process. 39(1):105-20, 2000 Spring.

Difficoltà nella realizzazione di interventi familiari per il disturbo bipolare: il ruolo predittivo delle caratteristiche del paziente e della famiglia.

Il seguente articolo ha il merito di individuare quelle variabili cliniche e relazionali che, al momento della valutazione iniziale, sono predittive di una difficoltà complessiva del trattamento psicoeducativo familiare di pazienti con disturbo bipolare.

 

E' stato esaminato l'assetto emotivo familiare come fattore predittivo della difficoltà di realizzazione di una terapia familiare psicoeducazionale di nove mesi, da manuale, per pazienti bipolari con un recente episodio maniacale. Prima della terapia, ai membri della famiglia sono stati forniti metodi valutativi per determinare sia l'emotività espressa, sia il comportamento affettivo nello svolgimento di un compito familiare interattivo. Al termine del trattamento familiare, sia terapisti che osservatori indipendenti hanno valutato la difficoltà complessiva del trattamento familiare, ed i terapisti hanno anche valutato i comportamenti problematici durante il trattamento di ciascun partecipante nelle aree dell'affettività, della comunicazione e della resistenza. I terapisti hanno considerato i problemi affettivi tra i familiari e le resistenze tra i pazienti come centrali nel determinare la difficoltà complessiva del trattamento familiare. Il comportamento critico dei parenti nei confronti dei pazienti durante il compito interattivo precedente alla terapia era predittivo sia delle valutazioni degli osservatori indipendenti di difficoltà complessiva della terapia, sia delle percezioni dei terapisti delle difficoltà emotive dei familiari durante la terapia. In più, i sintomi residuali dei pazienti erano predittivi delle valutazioni degli osservatori indipendenti di difficoltà complessiva e della percezione dei terapisti di resistenza da parte dei pazienti all'intervento familiare. I risultati suggeriscono che le difficoltà nel condurre una terapia familiare da manuale possono essere predette da una valutazione sistematica, sia familiare che clinica, precedente la terapia.

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