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L'approccio diagnostico del Sert di Reggio Emilia: organizzazione ed esiti

Le consulenze

Il percorso del paziente è seguito dagli operatori con una continua opera di consulenza alla famiglia, al medico di base, agli invianti, agli altri operatori del Sert che ne seguono la cura.

Le diagnosi

Il campione è composto di 33 maschi e 7 femmine, di età compresa fra i 16 e i 37 anni (media 28; DS 5.4), tempo di tossicodipendenza variante da 1 a 240 mesi (media 109; DS 57.4), che hanno concluso l'osservazione e diagnosi nell'anno 1997. Il numero totale di diagnosi per ogni soggetto sui primi tre assi varia da 1 a 9 con una media di 5. Un numero consistente di diagnosi si concentra sull'asse I (125) dove la Dipendenza da eroina (26, 65% dei casi) o da più sostanze (8; 20% dei casi) risulta il principale motivo che porta alla consultazione seguita da singoli casi di Dipendenza da cannabinoidi, Abuso di allucinogeni, Abuso di eroina , Bulimia nervosa, Disturbo d'ansia generalizzata, Dipendenza da nicotina. Sempre in asse I predomina come seconda diagnosi la Dipendenza da nicotina (31; 77.5% dei casi), seguita dalla Dipendenza da cannabinoidi (6, 15% dei casi), dalla Dipendenza da ansiolitici (5; 12.5% dei casi) e da Cocaina (3; 7.5% dei casi) dall'Abuso di cannabinoidi (4; 10% dei casi) di alcool (5; 12.% dei casi) di allucinogeni (4; 10% dei casi) , dai Disturbi dell'umore (6; 15% dei casi), dai Problemi relazionali (3; 7.5% dei casi), dalla Bulimia o Anoressia nervosa (3; 7.5% dei casi), dai Disturbi d'ansia o somatoformi (5; 12.5% dei casi); è stato possibile rilevare il Disturbo da deficit dell'attenzione associato al Disturbo della condotta in un paziente minorenne che non presentava ancora gli estremi per la Diagnosi di disturbo di personalità . Sul totale delle diagnosi in Asse I le Dipendenze da sostanze costituiscono il 64% gli Abusi di sostanze il 19% e gli Altri Disturbi il 17% Le cosiddette Doppie Diagnosi costituscono il 37.5% dei casi e comprendono un 10% di Disturbi di area psicotica (Depressivo Maggiore, Schizofrenia, Ciclotimia, Bipolare II).

La maggior parte dei pazienti osservati presenta almeno un Disturbo in asse II (35; 88%), 20 pazienti un solo Disturbo (50%), 8 pazienti presentavano due Disturbi (20%) e 7 pazienti tre Disturbi (18%) per un totale di 57 diagnosi ). Predomina il Disturbo borderline (17; 29% delle diagnosi; 42.5% dei casi) seguito dal Disturbo antisociale (16; 27% delle diagnosi; 40% dei casi), dal Disturbo paranoide (8; 14% delle diagnosi; 20% dei casi), dal Disturbo dipendente (4; 7% delle diagnosi; 10% dei casi), dal Disturbo ossessivo compulsivo (3; 5% delle diagnosi; 7.5% dei casi).

Sull'asse III prevalgono le diagnosi di Epatite virale HCV o infezione da HCV (29; 58% delle diagnosi; 72.5% dei casi) comprendenti 12 Epatiti croniche seguite dalle Overdose da oppiacei (10; 25% dei casi) e dall'AIDS (2; 5% dei casi) .

L'analisi dell'Asse IV mostra una prevalenza di problemi nell'area del gruppo di supporto principale dove 18 casi assommano tre o più problemi, l'area dei problemi legali vede 8 pazienti con tre o più problemi, le aree sociale e lavorativa raccolgono al maggioranza dei rimanenti problemi . Tra i problemi principali la disoccupazione (22; 55% dei casi), seguita dalle tossicodipendenze in famiglia (15), dalle morti di famigliari (10; 25% dei casi), dalla carenza di amicizie (10; 25% dei casi), dalle separazioni dei genitori (9; 22.5% dei casi), dalle segnalazioni alla Prefettura (11; 27.5% dei casi) .

Il punteggio sulla Scala Globale di Valutazione del Funzionamento oscilla tra 27 e 75 con un valore medio di 51 e una DS di 11.5.

Il profilo MMPI del paziente medio del nostro campione evidenzia un picco nella scala Pd accompagnato da un'elevazione delle scale Hs-D-Hy a formare un vallo nevrotico rovesciato. Ciò indica una tendenza all'espressione comportamentale e somatica delle emozioni e sottende una componente depressiva di fondo (la DS della scala D è piuttosto bassa) confermata anche dalla media dei punteggi T del CDQ IPAT (7.6). Interessante il basso punteggio alla scala L accompagnato da una bassa DS che testimonia una scarsa tendenza a presentarsi in modo difforme da come è o si sente e lascia il compito difensivo all'incoerenza delle risposte (scala F).

L'analisi di questi 40 casi scelti casualmente all'interno dei pazienti valutati nel corso dell'anno 1997 mostra la notevole varietà dell'universo delle dipendenze patologiche quando viene indagato con la lente del DSM IV, ne evidenzia sfaccettature e differenze aiutando a superare la visione monolitica che spesso caratterizza la diagnosi e il trattamento.

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