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IL GRUPPO TERAPEUTICO

La prima eperienza gruppale ha inizio nel maggio del 1993 ed ha assunto subito caratteristiche peculiari; l'obiettivo prioritario non era quello psicoterapico, ma quello di fare emergere ed accettare le problematiche e i bisogni del gruppo e fare in modo che ad esse corrispondessero delle risposte adeguate.
Queste risposte avrebbero potuto coinvolgere anche altri operatori essendo il gruppo non la risposta ultima, ma il trampolino di lancio verso un cambiamento più profondo. Mentre, quindi, per alcuni pazienti l'obiettivo intermedio prefissato poteva ritenersi sufficiente, per altri poteva essere necessario un cambiamento più profondo raggiungibile con una psicoterapia individuale o familiare che poteva essere affrontato dopo un primo periodo di esperienza nel gruppo.
Per altri poteva evidenziarsi la necessità di un invio in Comunità terapeutica. Le riunioni avvenivano a cadenza settimanale con durata di un'ora e mezzo , la sede una stanza adibita a riunioni all'interno del Servizio. La conduzione del gruppo era delegata ad una figura psicologica.
Gli obiettivi per i pazienti che aderivano al momento gruppale erano: accettazione di regole di base( segreto, regole comunicative), dare la possibilità all'emergere di modalità comunicative che rispecchiassero emotività e vissuti personali, confronto tra i partecipanti al gruppo rispetto alle problematiche relazionali che emergono una volta cessato l'abuso di sostanze stupefacenti, elaborazione del distacco dalla sostanza e lavoro sull'autonomia. Rispetto a quella prima esperienza è emersa la difficoltà del lavorare in un gruppo aperto con un numero di presenze variabile a seconda dei nuovi ingressi .
L'esperienza è comunque stata positiva, sia per quanto riguarda l'evoluzione della tossicomania nei pazienti che hanno frequentato con regolarità il gruppo, che per essere stata il segnale di avvio rispetto ad un programma multimodale strutturato. Sono emerse alcune dinamiche ricorrenti affrontate nei gruppi dai nostri pazienti: la difficoltà a parlare di sè e dei propri vissuti, i tentativi di cercare in cause specifiche ed esterne le motivazioni della propria storia tossicomanica, i forti sensi di colpa rispetto alle proprie storie (a volte manifestatesi con proiezioni indirizzate genericamente a chi non ha mai abusato di sostanze ), alternanza di momenti depressivi a momenti di euforia rispetto alla propria guarigione. I temi sui quali si sono più spesso espressi sono stati: le ricadute, il controllo familiare, il rimpianto rispetto agli anni persi con l'eroina, la difficoltà del ricominciare, l'autonomia personale, le relazioni sociali.
Dall'ottobre del 1995 alle riunioni di gruppo settimanali è stata aggiunta la possibilità per i pazienti in trattamento di partecipare ad una assemblea di gruppo aperta ai familiari con la funzione di verifica dell'andamento del programma e di confronto. Vericata col tempo la continuità avuta per quanto riguarda l'aderenza al programma multimodale da parte dei pazienti, assestatasi numericamente dalle quattro alle sei presenze medie su un totale di 15-20 accessi al programma, riteniamo utile proseguire con tale modalità e connotare le riunioni di gruppo in psicoterapia gruppale.

A tale scopo, dopo una supervisione consulenziale avuta grazie ai rapporti del nostro Servizio con la Scuola di prevenzione J.Bleger, si è deciso di regolamentare i nuovi accessi al gruppo in modo che fosse possibile per lo psicologo e per l'osservatore lavorare con un gruppo di pazienti coeso e con cui potere stabilire un rapporto di compliance.
Gli accessi dei soggetti in trattamento possono avvenire solo la prima seduta di ogni mese. Le sedute di gruppo rimangono invariabilmente fissate ad una settimanale. A seconda dei bisogni individuali emersi, per i pazienti è possibile continuare a frequentare il gruppo psicoterapico anche dopo aver cessato l'assunzione di Naltrexone. Tale decisione viene presa dagli operatori dell'equipe. Le osservazioni fatte dagli operatori che si occupano dei programmi con Naltrexone portano alla considerazione che un programma completo di psicoterapia e momenti assembleari abbia un'efficacia maggiore rispetto ad un programma che non preveda un lavoro strutturato di elaborazione psicologica.
Abbiamo approntato così un programma di ricerca per verificare la validità della nostra ipotesi. Solo per semplificare e non per ridurne la valenza, abbiamo etichettato "solo farmaco" un programma che in realtà prevede un controllo farmacologico e medico costante e colloqui psico-sociali periodici di verifica.

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