POL.itPOL.it bannerPOL.it bannerPOL.it bannerPOL.it bannerlogo feedback POL.it banner
blur

spazio bianco
GUIDA ALLA GESTIONE DEL TRATTAMENTO CON CLOZAPINA
INDIETRO INDICE AVANTI

Capitolo 8 - Sistema cardiovascolare

§ 1 - Alterazioni ECG

§ 2 - Ipotensione

§ 3 - Ipertensione

§ 4 - Tachicardia

§ 5 - Morte improvvisa

§ 6 - Altri effetti cardiovascolari

A) ENDOCARDITE EOSINOFILA
A) MIOCARDITE
A) PERICARDITE

§ 1 - Alterazioni ECG

Il reperto ECG riportato più frequentemente, durante il trattamento con clozapina, è la tachicardia sinusale (Cassano e Coll, 1996).

Sono stati segnalati anche disturbi della ripolarizzazione, quali:

- alterazioni aspecifiche e reversibili del tratto ST-T (Gerlach e Coll, 1989);
- appiattimento o inversione dell'onda T e prolungamento dell'intervallo QT (Meltzer, 1992).
Queste alterazioni sono prive di significato clinico e sono reversibili mediante riduzione del dosaggio.


Torna all'inizio del capitolo

§ 2 - Ipotensione

L'ipotensione arteriosa si verifica di solito all'inizio del trattamento con clozapina (Gerlach e Coll, 1974), è prevalentemente ortostatica e la sua gravità è in relazione alla rapidità e all'entità dell'incremento posologico (Cassano e Coll, 1996).

L'ipotensione è causata al blocco dei recettori alfa-adrenergici ad opera della clozapina; di solito si sviluppa tolleranza verso l'effetto ipotensivo (Cassano e Coll, 1996); la sua incidenza è dell'11% (Baldessarini e Frankenburg, 1991).

Il rischio di ipotensione può essere ridotto dall'incremento graduale della posologia della clozapina; è consigliabile, per i pazienti più suscettibili, passare lentamente dalla posizone sdraiata a quella eretta (Cassano e Coll, 1996).

L'ipotensione da clozapina può essere controllata con farmaci simpaticomimetici, quali dimetofrina, etilefrina, midodrina, oxedrina; va esclusa l'adrenalina che può provocare effetti paradossi (Lieberman e Coll, 1989).


§ 3 - Ipertensione

L'ipertensione è stata riscontrata soprattutto nel corso delle prime due settimane di trattamento (Cassano e Coll, 1996).

L'ipertensione è stata descritta meno frequentemente dell'ipotensione, tranne che nello studio di Kane e Coll (1988) in cui è stata registrata con la stessa frequenza.


Torna all'inizio del capitolo

§ 4 - Tachicardia

La tachicardia nel corso di trattamento con clozapina è dose-dipendente, con tendenza alla normalizzazione della frequenza cardiaca con il prosieguo del trattamento; se la tachicardia si fa persistente è opportuno praticare un ECG per escludere una eventuale cardiopatia (Cassano e Coll, 1996).

La tachicardia può essere di tipo riflesso, secondaria cioè alla ipotensione arteriosa, ma la sua causa principale è l'effetto anticolinergico della clozapina (Lieberman e Coll, 1989; Fitton e Heel, 1990).

Anche l'incremento della noradrenalina plasmatica, per il blocco dei recettori alfa, può essere responsabile del fenomeno. Vanno per questo evitati incrementi posologici troppo rapidi, oltrechè ridurre l'assunzione di caffeina ed il fumo. In casi estremi si può associare un ß-bloccante cardioselettivo, se la pressione arteriosa lo consente (Cassano e Coll, 1996).

Torna all'inizio del capitolo

§ 5 - Morte improvvisa

La morte improvvisa è un rischio potenziale della terapia neurolettica in generale, ed è stata descritta anche con clozapina, con una incidenza sovrapponibile a quella degli altri antipsicotici (Safferman e Coll, 1991).


§ 6 - Altri effetti cardiovascolari

A) ENDOCARDITE EOSINOFILA

Nel corso del trattamento con la clozapina è stato descritto qualche caso isolato di endomiocardite con eosinofilia, ma non è stata riconosciuta una relazione causale con il farmaco (De Mello e Coll, 1991).

B) MIOCARDITE

Sono stati descritti casi isolati di miocardite.

C) PERICARDITE

Sono stati descritti casi isolati di pericardite.

Torna all'inizio del capitolo
BIBLIOGRAFIA
  1. Baldessarini RJ, Frankenburg FR. Clozapine: A novel antipsychotic agent. DICP 1989; 23: 109-115.

  2. Cassano GB, Lambertenghi Deliliers G, Pancheri P, Racagni G. Guida all'impiego della clozapina nella pratica psichiatrica: tollerabilità ed interazioni. Rivista di Psichiatria 1996; 31, 4(SUPPL): 13-15.

  3. De Mello DE, Liapis H, Joureidini S, Nouri S, Kephart GM, Gleich GC. Cardiac localization of eosinophil-granul major basic protein in acute necrotizing myocarditis. New Engl J Med 1990; 323: 1542-1545.

  4. Fitton A, Heel RC. Focus on clozapine. Drugs 1990; 40: 722-747.

  5. Gerlach J, Jorgensen EO, Peacock L. Long-term experience with clozapine in Denmark: research and clinical practice. Psychofarmacology 1989; 99:S92-S96.

  6. Gerlach J, Koppelhus P, Helweg E, Monrad A. Clozapine and haloperidol in single-blinb cross-over trial: Therapeutic and biochemical aspects in the treatment of schizophrenia. Acta Psychiat Scand 1974; 50:410-424.

  7. Kane J, Honigfeld G, Singer J, Meltzer H. Clozapine for the treatment resistant schizophrenia: A double-bind comparison with chlorpromazine. Arch Gen Psychiatry 1988; 45: 789-796.

  8. Lieberman JA, Kane JM, Johns CA. Clozapine: guidelines for clinical management. J Clin Psychiatr 1989; 50: 329-338.

  9. Meltzer HY. Treatment of the neuroleptic-non-responsive schizophrenic patient. Schizophrenia Bulletin 1992; 18: 515-542.

  10. Safferman AZ, Lieberman JA, Kane JM, Szymansky S, Kiman B. Update on the clinical efficacy and side effects of clozapine. Schizophr Bull 1991; 17: 247-258.

Torna all'inizio del capitolo
INDIETRO INDICE AVANTI
LINKS CORRELATI

COLLABORAZIONI

Questo speciale, dedicato alla Clozapina e alla guida pratica al suo uso clinico è stato realizzato dal Collega Andrea Mazzeo di Lecce.
Per commenti, suggerimenti e proposte vi invitiamo a prendere contatto direttamente con l'Autore di questo utile strumento.

Scrivi ad Andrea Mazzeo


RED CRAB DESIGN
spazio bianco
Priory lodge LTD

Click Here!