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MANIFESTO CONGRESSO

DAL DISTURBO ALLA MALATTIA

Roma.
Hotel Hilton Cavalieri
25 febbraio - 1 marzo 2003

VIII Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Psicopatologia (SOPSI)

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IL CONGRESSO ON LINE - REPORT ED INTERVISTE ESCLUSIVE DALLE SALE CONGRESSUALI

SECONDA GIORNATA - MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO 2003
LE INTERVISTE - INTERVISTA AL PROF. ERMENTINI

In coda ad un suo intervento nel simposio parallelo Quei giovani assassini: problematiche della violenza negli adolescenti



Quali questionari possono essere impiegati nella valutazione degli adolescenti accusati di crimine?

I tests mentali sono utilissimi; però i test di personalità sono una cosa, i questionari sono un'altra. I questionari sono fatti in una cultura che non è la nostra. Il test di Bellevue è nato in America, noi lo abbiamo studiato e tradotto negli anni '50, se ne è occupata molto la scuola milanese, ma il vero problema è quello di avere dei test che nascono nella nostra cultura, e specialmente quelli proiettivi non ci sono. Tra i proiettivi il più usato è il Rorschac. Si usa in tutte le perizie, però, è facilmente oggetto di falsificazione. L'altro test importantissimo è il Blachy però il Blachy presuppone una formazione specifica, clinica, psicoanalitica. Allo stesso modo il TAT se viene interpretato in chiave psicoanalitica è una cosa; però può essere interpretato secondo le varie scuole e quindi non ha un punto di riferimento teoretico chiaro. Il test delle relazioni oggettuali, conosciuto in tutto il mondo, è fondato su una dottrina ben definita e quindi quando si analizza specialmente in campo medico-forense il soggetto si ha una forte base teoretica. Quindi io insisto su questo: utilizzare test che diano a tutti la possibilità di avere un parametro di riferimento, altrimenti nasce il caos. Perchè poi cosa succede, lo psichiatra siccome non conosce molto bene i test mentali, soprattutto i proiettivi, prende lo psicologo e dice “vieni a darmi una mano”; lo psicologo lo aiuta però non giura. Allora quando si tratta di discutere in corte d'appello io chiedo allo psichiatra dimmi perchè alla tavola tale hai detto questo e quello e lui non sa rispondere. Quindi da qui nasce la neccessità di far giurare anche lo psicologo. Così si rivaluta l'importanza del test mentale perchè altrimenti se allo psichiatra piace dice va bene se non piace dice la clinica mi consente di non valutarlo. E nasce poi l'equivoco. Se fai il test mentale lo fai per utilizzarlo e se vuoi utilizzarlo lo devi utilizzare correttamente. Non puoi in sede di discussione negarne la validità. Ad esempio per il test di rorschac può essere valutato o con la teoria di Exner di cui avrete sentito parlare, valutazione oggettiva; o si parte dalla valutazione fenomenologica,a cui io sono peraltro più vicino; dal punto di vista di Exner un' ippopotamo e una farfalla sono sempre animali ma tra una tigre, un animale che aggredisce e una farfalla c' è una bella differenza. Oggi quando valutiamo cerchiamo anche una quantificazione e si tende a ridurre, tutto quello che è quantificato viene ridotto; si può lavorare sul fenomenologico se però c' è un parametro definito, si può scegliere, che so Jung, Jaspers o Lacan.


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COLLABORAZIONI

Dato l'alto numero degli avvenimenti congressuali che ogni anno vengono organizzati in Italia e nel mondo sarebbe oltremodo gradita la collaborazione dei lettori nella segnalazione "tempestiva" di congressi e convegni che così potranno trovare spazio di presentazione nelle pagine della rubrica.
Il materiale concernente il programma congressuale e la sua presentazione scientico-organizzativa puo' essere mandato via posta elettronica possibilmente in formato WORD per un suo rapido trasferimento online

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