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da Lombardia Notizie
23 Marzo 2004
A domicilio le cure per le malattie della mente

Varato il piano triennale della psichiatria. Assistenza personalizzata ai pazienti

Trattamenti individuali per ogni malato, maggior coinvolgimento delle famiglie, riqualificazione delle strutture, formazione e aggiornamento degli operatori per una maggiore qualità dei servizi e delle cure. Sono questi i capisaldi del "Piano per la salute mentale", approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Sanità Carlo Borsani.
Oltre che delle patologie più gravi, il Piano si occupa, con modalità innovative, anche dei disturbi psichici più diffusi (ansia, depressione, anoressia e bulimia).
Per la psichiatria la Regione spende ogni anno 480 milioni di euro. Il piano ve ne aggiunge ora 10 all'anno per tre anni, di cui 3,5 per nuovi posti nelle strutture, 4,5 per progetti innovativi e 2 per la formazione degli operatori.

110.000 MALATI PSICHIATRICI IN LOMBARDIA
In Lombardia i pazienti in cura psichiatrica sono 110.000. Di questi il 25% soffre di schizofrenia e sindromi correlate (il disturbo psichico più grave), il 30% di depressione, il 35% di nevrosi, mentre il 10% ha disturbi della personalità.

LE STRUTTURE
I pazienti affetti da malattie della psiche vengono curati in Lombardia in:
- 101 centro psico-sociali
- 56 servizi psichiatrici di diagnosi e cura (820 posti letto)
- 67 centri diurni
Acccanto a queste strutture, tutte pubbliche, operano 243 strutture residenziali accreditate, di cui 160 pubbliche (66%) e 83 private (34%) con 2.771 posti letto. Di questi 752 sono nelle comunità residenziali terapeutiche - CRT - (688 in strutture pubbliche e 69 in quelle private) e gli altri nelle comunità protette a diversi grade di protezione.

GLI OPERATORI
Nelle strutture pubbliche sono impegnati 4.334 operatori di cui:
- 743 medici
- 175 psicologi
- 2.194 infermieri
- 706 operatori tecnico-assistenziali
- 167 assistenti sociali
- 349 educatori.

LE NOVITA' DEL PIANO
Il Piano è il frutto di un lavoro d'équipe al quale hanno partecipato circa 100 esperti tra psichiatri, psicologi, rappresentanti delle associazioni delle famiglie dei malati di mente, delle associazioni di volontariato e del mondo del lavoro.
Tra i principali aspetti innovativi del Piano vanno segnalati:
- l'ampliamento della libertà di scelta da parte del malato e dei suoi familiari, con la possibilità di rivolgersi anche al "privato sociale"
- l'introduzione del "contratto di cura", cioè di percorso terapeutico e clinico individuale, sottoscritto dal paziente, dalla sua famiglia e dall'équipe che lo prende in carico, garantendo percorsi di cura personalizzati per i soggetti affetti da disturbi psichiatrici gravi e per i malati con maggiori bisogni e a maggior rischio di abbandono. Per questi pazienti è previsto l'istituzione del "case manager", una figura professionale impegnata a vigilare costantemente sul malato durante le varie tappe della terapia.
- una maggiore attenzione ai familiari nell'ambito dei programmi di cura
- la riqualificazione delle strutture residenziali psichiatriche, con una differenziazione tra strutture riabilitative e assistenziali, per rispondere in modo più efficace ai bisogni di ciascun utente
- la formazione e l'aggiornamento professionale degli operatori.

FORMIGONI: "ATTUATO IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA'"
"Abbiamo applicato il principio di sussidiarietà - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - per valorizzare quanto già esiste e opera, mettendolo nelle condizioni di agire con la massima efficacia. Ma alla rete per così dire formale dei servizi, comunque già efficiente, aggiungiamo ora il sostegno a una rete più informale e meno visibile, ma che può farci raggiungere l'obiettivo di una psichiatria di comunità".

BORSANI: "LA PERSONA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE"
"Siamo di fronte a un salto di qualità - ha aggiunto l'assessore Borsani - perchè il Piano affronta il problema della salute mentale ponendo al centro la persona, cioè il paziente. Attorno a lui si alleano, a diversi livelli e secondo le potenzialità di ciascuno, tutte le energie sia sanitarie sia sociali di un'intera zona, dalla ASL, ai servizi territoriali, dall'ospedale al medico di medicina generale, dall'Ente locale alla famiglia, alla rete sociale delle associazioni di volontariato".

LE AZIONI PRIORITARIE
Riguardano programmi innovativi in collaborazione con il privato, come l'inserimento del paziente in gruppi di auto-aiuto, il sostegno nelle attività quotidiane dei malati, l'inserimento lavorativo, ma anche la "residenzialità sociale", ossia l'istituzione di strutture come le case alloggio e gli appartamenti protetti. (Ln)

gbo/sic/gfe - 040322a






La rubrica realizzata in collaborazione con
Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA

http://www.psichiatriabrescia.it


COLLABORAZIONI

Poche sezioni della rivista più del NOTIZIARIO possono trarre vantaggio dalla collaborazione attiva dei lettori di POL.it.  Vi invitiamo caldamente a farci pervenire notizie ed informazioni che riteneste utile diffondereo farconoscere agli altri lettori. Carlo Gozio che cura questa rubrica sarà lieto di inserire le notizie che gli farete pervenire via email.

     
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Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia ed è responsabile del Centro Residenziale Terapeutico e del Centro Diurno degli Spedali Civili di Brescia.
Cura per conto dell'Associazione Laura Saiani Consolati il sito www.psichiatriabrescia.it. e le News Territorio di Pol.it

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