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Radio con-tatto? ..Si può fare!!!

Chi siamo: RETE 180 la voce di chi sente le voci,   una una radio sperimentale la cui redazione è costituita quasi esclusivamente da pazienti in contatto con il servizio di Salute Mentale, nato il 10/10/2003 (giornata mondiale per la salute mentale) al Centro Psico Sociale di Mantova. Lo scopo della radio è di dare occasione anche a "chi sente le voci" di avere uno spazio di comunicazione che la relazione diretta, faccia a faccia, inibisce.

Cosè: una catena umana in cui ci passeremo un cd con la sigla della radio di mano in mano.

Perchè:  per far  arrivare il cd alla sede della radio dove verrà trasmesso, per rispondere alla domanda se Mantova sia una comunità sensibile alle problematiche sociali.

Quando: il 20 Dicembre alle ore 16

Dove: da Piazza Erbe a Viale della Repubblica, passando per Piazza della Concordia, Via Spagnoli, Via Orefici, Via Pescheria, Lungorio, Via Principe Amedeo, Via Acerbi.

A chi è rivolto: alle scuole, ai centri, alle comunità, alle associazioni, alle parrocchie, a gruppi di amici. A tutti i cittadini mantovani.

Come partecipare: ogni gruppo dovrà scegliere il tratto di strada (sul marciapiedi dato che non vogliamo creare disagi al traffico) che vorrà occupare e comunicarlo, insieme al numero presunto dei partecipanti, al Centro Psico Sociale (CPS) di Mantova, tel 0376/357611.

ACCENDIAMO UNA NUOVA RADIO!

La catena umana   organizzata da   

               

in collaborazione con

RADIOBASE

Emittente democratica mantovana

Quando abbiamo pensato al "radio con tatto", la catena umana che il 20 dicembre collegherà al cuore della città la sede della redazione di rete 180 - la radio sperimentazione che pazienti, ex pazienti, operatori e volontari stanno gestendo dal 10 di ottobre  per dar voce a chi sente le voci immaginavamo di concludere con questa esperienza tattile la trilogia dedicata alla "fase orale". Una esperienza tattile, dopo l'esplorazione del cibo come fattore di cura, l'esperienza con i Santini del Pescatore, che abbiamo chiamato Polenta senza Pellagra, e della voce, la radio, appunto.

La nostra idea era quella di attivare la prima trasmissione live della radio, con un contatto emotivo che coinvolgesse la città durante un momento di festa, e di cibo.

Quando i redattori della radio hanno esaminato la nostra proposta, hanno detto : si può fare; si può fare.

E, dunque, abbiamo deciso di far partire la catena umana e fissato la data il 20 dicembre.

Ora la cronaca (dato che una radio non può prescindere dalla cronaca) ha aggiunto altre buone ragioni per offrire alle persone l'occasione di ritrovarsi per dar vita ad un flusso di emozioni positive.

La cronaca cui ci riferiamo è quella che riguarda il sabotaggio delle bottiglie d'acqua. Secondo noi, le intelligenze che stanno dietro "acqua bomber" agiscono  col preciso scopo di creare paura, disorientamento ed allarme sociale. Il loro scopo quello di evidenziare la nostra vulnerabilità ed isolarci.

A noi pare che con la serenità di tanti che si uniscono nella catena umana si possa rispondere che non ci stiamo. Non ci toccate l'acqua, anche quella minerale, non è così che si costruisce la possibilità di garantire ad ogni bambino, donna, uomo del mondo il diritto universale all'acqua.

Certo siamo vulnerabili, ma non siamo stupidi. E, dunque, non cadremo nella trappola dell'isolamento, né accetteremo la comoda scorciatoia di pensare che la rete di azioni di "acquabomber" sia opera di un pazzo. Anche se alcuni imitatori, devono aver fatto la loro parte.

Dunque il radio con-tatto può essere utilizzato, anche per una catena dell'acqua. L'acqua è un diritto di tutti, nessuno può permettersi di trasformarla in un pericolo per la salute ed in uno strumento per creare allarme sociale. Del resto anche la radio nasce da una sorgente .. sonora.

Da qualche tempo un gruppo di ricercatori della facoltò del del Design del Politecnico di Milano passa molto tempo in città. Stanno lavorando  ad accostare storie diverse tra loro, vissute in prima persona dai cittadini di Mantova (permanenti o in transito, di vecchia data o di recente insediamento), e che li aiutino a ripercorrere  luoghi densi di significati, e a far emergere l'identità cittadina. Hanno chiesto a Rete 180 di rispondere alla seguente domanda : " Mantova è una comunità, e se sì“, perché lo è?"

In redazione si è discusso l'argomento, la conclusione, salomonica, cui si è arrivati è che la risposta verrà dalla catena umana del 20 dicembre.

Lo si potrà vedere di che pasta è fatta la comunità mantovana.

Come dicono i redattori di rete 180 : si può fare, si può fare.

Giovanni Rossi e Enrico Baraldi

p.s. ci hanno chiesto perchè vogliamo realizzare il con/tatto radio in così poco tempo. La risposta è che ci interessa sfatare l'idea che i mantovani siano pigri.

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Rubrica realizzata in collaborazione con

Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA
http://www.psichiatriabrescia.it

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