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    Domenica 29 febbraio 2004

    • Parziale recupero del metabolismo cerebrale in soggetti che abusano di Metamfetamina dopo astinenza protratta
      Partial Recovery of Brain Metabolism in Methamphetamine Abusers After Protracted Abstinence
      Gene-Jack Wang, M.D., Nora D. Volkow, M.D., Linda Chang, M.D., Eric Miller, Ph.D., Mark Sedler, M.D., Robert Hitzemann, Ph.D., Wei Zhu, Ph.D., Jean Logan, Ph.D., Yeming Ma, Ph.D., and Joanna S. Fowler, Ph.D.

      SCOPO: La metamfetamina è una sostanza d’abuso ad alta dipendenza, che è neurotossica per le terminazioni dopaminergiche. Gli autori hanno di recente osservato che riduzioni dei trasportatori della dopamina (usati come markers delle terminazioni dopaminergiche) nello striato in soggetti che abusano di metamfetamina possono essere recuperati dopo una protratta astinenza e che, confrontati con soggetti che hanno abusato di metamfetamina di recente detossificati, questi ultimi risultano avere un più basso metabolismo a livello dello striato e del talamo. In questo studio, gli autori hanno valutato se il metabolismo venga recuperato con una astinenza protratta.
      METODO: Il metabolismo cerebrale del glucosio è stato misurato con la tomografia ad emissione di positroni e il [18F]fluorodeoxiglucoso in cinque soggetti che abusavano di metamfetamina, he sono stati valutati sia dopo un breve (<6 mesi) che dopo un protratto (12-17 mesi) intervallo di astinenza, in otto soggetti che abusavano di metamfetamina solo dopo astinenza protratta, e 11 soggetti di controllo che non facevano uso di sostanze.
      RISULTATI: E’ stato osservato un metabolismo talamico, ma non striatale, significativamente maggiore in seguito ad astinenza protratta, rispetto alle osservazioni dopo un breve intervallo di astinenza, e questo aumento era associato ad una migliorata performance nei test motori e verbali. Rispetto ai soggetti di controllo, i soggetti che abusano di Metamfetamina testati dopo astinenza protratta avevano un metabolismo inferiore nello striato (più accentuato nel caudato e nel nucleo accumbens), ma non nel talamo.
      CONCLUSIONI: La persistente riduzione del metabolismo striatale in soggetti che abusano di Metamfetamina potrebbe riflettere modificazioni a lunga durata nell’attività dopaminergica, e riduzioni nel nucleo accumbens potrebbero giustificare la persistenza di mancanza di motivazione ed anedonia in soggetti che abusavano di Metamfetamina detissificati. Il recupero del metabolismo talamico potrebbe riflettere le risposte di adattamento compensatorie del deficit di dopamina, ed il miglioramento, ad esso associato, delle prestazioni neuropsicologiche è ulteriore indice del suo significato funzionale. Questi risultati suggeriscono che mentre l’astinenza protratta può ricompensare alcune delle alterazioni della funzionalità cerebrale indotte dalla metamftetamina, altri deficit comunque persistono.

      http://ajp.psychiatryonline.org/cgi/content/full/161/2/242



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