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PSICHIATRIA DEMOCRATICA

ASSOCIAZIONE MEDITERRANEO

AVOFASAM

CONVEGNO

BASAGLIA,  LA PSICHIATRIA E OLTRE

A 35 ANNI DALLA “ISTITUZIONE NEGATA” BILANCI, ATTUALITA’ E PROSPETTIVE DELLA DEISTITUZIONALIZZAZIONE BASAGLIANA

 

LIVORNO   28-3-03

SEDE USL MONTEROTONDO

INTERVERRANNO AI LAVORI

Bertelloni M. G. Presidente rete utenti toscana

Bolognesi M. Deputata

Bondioli C. DSM Siena

Bondi G. DSS ASL 6 Livorno

Bozzani A. CSM Martina Franca (TA)

Cabras M. P. Assesorato Sanità Reg. Toscana

Canosa R. Presidente Nazionale Psichiatria            Democratica

Colucci M. DSM Trieste

DAnza V. Consulta Salute Mentale Toscana

De Luca F. CSM Frediani Livorno

DellAcqua B. DSM Trieste

Di Vittorio P.A. Filosofo Bari

Ferraro S. CSM Massafra (Ta)

Fiore G. Segreteria Psichiatria Democratica Toscana

Gabrieli G. Psichiatria Democratica Lazio

Genchi M. CSM S.Spirito Bari

Giannichedda M.G. Fondazione Basaglia Roma

Iacono A.M. Filosofo Università di Pisa

Iozzia P.DSM Genova

Izzo F. Presidente Associazione Mediterraneo

Lupo E. Segretario Nazionale Psichiatria Democratica

Margara A. Magistrato Fondazione Michelucci Firenze

Maurano F. DSM Napoli

Mecacci M. Presidente A.VO.FA.SA.M. Livorno

Muggia E. Segretario Nazionale UNASAM

Pastore V. Responsabile di Zona Asl6 Livorno

Pavone E. Presidente Coordinamento Toscano Salute Mentale

Pirella A. Presidente Onorario Psichiatria Democratica

Raimondi R. Segretario SIP Toscana

Scatena P.A. DSM Lucca

Serra P. Psichiatria Arezzo

Serrano M. DSM Livorno

Teodorini M.P. UFSMIA ASL 10 Firenze

Tranchina P. Presidente Psichiatria Democratica Toscana

COME ARRIVARE AL CONVEGNO: DALLA    VARIANTE    AURELIA      USCITA MONTENERO, SEGUIRE LE INDICAZIONI PER VILLA MORAZZANA E POI QUELLE PER LA SEDE USL MONTEROTONDO

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA TEL 349-5937888

SARANNO RILASCIATI ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE

A  25 anni dalla approvazione della legge 180, il campo della salute mentale appare sempre contraddittoriamente gravido di potenzialità evolutiva ed involutive. Mentre in parlamento si torna a progettare nuovi contenitori manicomiali, nel paese è sempre più difficile trovare operatori e associazioni che si schierino contro la 180. Perfino alcuni degli storici avversari del movimento di destituzionalizzazione  sembrano  aver cambiato atteggiamento ed oggi riconoscono i meriti della nuova  organizzazione dei servizi.

 La figura di F Basaglia viene oggi assunta da un sempre più largo schieramento culturale come punto di riferimento. Questo riconoscimento passa però troppo spesso attraverso una sua riduzione alla sola dimensione dell’impresa legislativa che portò alla legge 180, che molti non a caso, continuano ad identificare come “la legge Basaglia”: appare allora come il vincitore, il fondatore delle nuove istituzioni i Servizi territoriali, colui che non si può rimuovere. Chi invece ricorda più Giulio Maccaccaro? Chi lo riscoprirà tra pochi o molti anni potrà di certo inventare, con l?inevitabile stupore per la sorpresa, un proprio Maccaccaro: perché in quanto espressione di un movimento altrettanto profondo ma sconfitto, per molto tempo ancora non si troveranno troppe tradizioni che se lo vorranno contendere. Basaglia, invece, in quanto vincitore, è, e non potrà che essere, patrimonio di tutti: perché tutte le tradizioni dovranno sussumerlo in qualche lettura.

Ecco allora alla ribalta tante “riduzioni di maniera”: Basaglia il pragmatico organizzatore dei servizi territoriali, l’ideologo utopista ma allo stesso tempo cinico uomo di potere, a volte ancora oggi, malgrado le tante smentite, l’antipsichiatra, il sapiente conoscitore dei movimenti sociali, l’innovatore: sempre e comunque il propugnatore di un contenuto concluso e ben delimitabile, un pensiero positivo che si è imposto a dispetto e non per merito di fumose ideologie. Il rischio di una riduzione di Basaglia al solo orizzonte legislativo non è stato mai così forte come oggi in quanto da un lato e da l’altro l’attenzione sembra tuttora non staccarsi dal piano formale delle leggi. Così proprio ciò che era più al centro delle sue preoccupazioni rischia di rimanere nell’ombra: le pratiche al di là delle ideologie, i soggetti  concreti che si incontrano e si scontrano, le istituzioni come formazioni storiche da attraversare e superare, la dialettica e la contraddizione fra sapere e potere, fra liberazione dell’azione critica e repressione del farsi ideologia; ed ancora la malattia e la sua messa fra parentesi, la pratica come unica dimensione meritevole di verifica e riflessione. Queste dimensioni sono ancora oggi attuali? Ha ancora un senso chiedersi: che cosa è la psichiatria? O il superamento dell’OP ha decretato, nel senso comune del mondo “psi”, l’idea che “tutto è stato già fatto”, che occorre lavorare ora mai solo “in positivo”, che al periodo della crisi del paradigma non possa che seguire una “psichiatria affermativa”. Sono i suoi temi ancora attuali o potrà accadere a Basaglia qualcosa di simile a ciò che accadde a Garibaldi un’icona della Patria, ma anche una insopportabile fonte di disagio, per quel suo essere combattente in tempi di mediazione. Così anche a Basaglia potrebbe accadere di essere ricordato come “un rifondatore della psichiatria” ma al tempo stesso sminuito per il disagio del suo pensiero critico: l’autore di una censura storica di grandissima rilevanza ma tuttavia muto verso il futuro, colui che seppe chiudere un epoca ma non riuscì ad aprirle una nuova? Il convegno vuole discutere di tutto ciò con molti interlocutori, non solo con quelli del mondo della psichiatria. Non vuole farlo però in un’ottica di prevalente analisi storica. Non vuole essere un momento di commemorazione né tantomeno contribuire alla costruzione di nuove identità basate sulla ricostruzione del “discorso basagliano”. Non si intende perciò “abusare” di Basaglia per la nascita di un improbabile “fondamentalismo basagliano” che riscopra le (mitiche) origini di “un pensiero nella sua purezza”.

Vuole invece tentare di contribuire alla costruzione di un bilancio sull’attualità e sulle prospettive concrete della decostruzione istituzionale oggi nell’Italia dei Dipartimenti di Salute Mentale che fanno a meno dei manicomi ma non sempre dei manicomialismi; interrogarsi nell’epoca dell’imperante ideologia pragmatista delle procedure e delle linee guida, sé è oggi ancora comprensibile ai più la differenza tra questi riduzionismi e il lavoro di trasformazione “del praticamente vero”; verificare le reali pratiche della utopia nelle istituzioni concrete a partire da ciò che viene prodotto e riprodotto nel lavoro di decostruzione.

Lo stesso Basaglia, profondo conoscitore del trasformismo nella storia del costume italiano, nel 1979 mise tutti noi in guardia poco prima di morire: “…Noi psichiatri democratici pur avendo stimolato la nuova legge siamo una minoranza …. Naturalmente dobbiamo essere vigili, perché questa minoranza, una volta catturata, può diventare la nuova maggioranza riciclata”

 

PROGRAMMA

9.00  M.SCURA Dir. Generale ASL6: saluti di apertura

9.15  G.F.LAMBERTI Sindaco di Livorno: saluti

9.30  M.SERRANO: presentazione del convegno

“BASAGLIA E LA PSICHIATRIA”

COORDINA A. PIRELLA

10.00  P.TRANCHINA: Ripensando alla malattia

mentale ed al suo doppio

10.20  F.DE LUCA: Il praticamente vero

10.40  B.DELL’ACQUA: Il primato della pratica

11.00  R.RAIMONDI: L’epochè come fondamento metodologico di cambiamenti intersoggettivi

11.20  M. COLUCCI: Basaglia e la clinica psichiatrica

11.40  M.G.BERTELLONI: Il protagonismo degli utenti

12.00  E.MUGGIA: Le associazioni dei familiari

12.20  M.BOLOGNESI: Quale controriforma sarà?

 

12.40  DIBATTITO

PAUSA BUFFET

“BASAGLIA OLTRE LA PSICHIATRIA”

COORDINA P. A. DI VITTORIO

15.30  V.PASTORE: Deistituzionalizzare la medicina

15.50  A.MARGARA: Istituzioni totali: carcere ed OPG

16.10  A.IACONO: Del guardare con altri occhi

16.30  M.G.GIANNICHEDDA: Basaglia fuori d’Italia

16.50  R.CANOSA: Oltre il sistema psichiatria

 

17.10  DIBATTITO

18.0    CHIUSURA LAVORI

 

 

Rubrica realizzata in collaborazione con

Associazione Laura Saiani Consolati - BRESCIA
http://www.psichiatriabrescia.it

COLLABORAZIONI

Poche sezioni della rivista più del NOTIZIARIO possono trarre vantaggio dalla collaborazione attiva dei lettori di POL.it. Vi invitiamo caldamente a farci pervenire notizie ed informazioni che riteneste utile diffondere o far conoscere agli altri lettori. Carlo Gozio che cura questa rubrica sarà lieto di inserire le notizie che gli farete pervenire via email.

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